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Il ministro Sangiuliano diffida una trasmissione radiofonica: troppa satira su di lui

Una denigrazione sistematica all’immagine del ministro Sangiuliano, dipinto come un uomo di scarsa preparazione culturale. Sarebbe questo il presupposto alla base di una diffida inviata dall’avvocato del ministro alla trasmissione “Un giorno da pecora” su Radio 1.
A cura di Annalisa Girardi
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Troppa satira a Rai Radio 1 per i gusti del ministro Sangiuliano, che tramite il suo avvocato ha mandato una lettera di diffida al programma "Un giorno da pecora",  riservandosi la possibilità di azioni legali e richieste di risarcimento danni. La nota trasmissione avrebbe denigrato sistematicamente l'immagine del ministro della Cultura, descrivendolo come tutt'altro che preparato a livello culturale: a dare la notizia è Il Fatto Quotidiano, anche se il legale Silverio Sica non avrebbe ancora confermato quanto scritto nella pagine del quotidiano.

"Un giorno da pecora" è condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Il primo ha fatto sapere di non avere ricevuto alcuna missiva dai legali di Gennaro Sangiuliano, dicendosi stupito se questa dovesse arrivare. La seconda, invece, quest'estate si era resa protagonista di un siparietto divenuto presto rivale proprio con il ministro: durante l'evento per l'assegnazione del Premio Strega, durante un botta e risposta tra i due, era infatti emerso che Sangiuliano non avesse letto i libri in gara, pur essendo nella giuria.

Parlando dei finalisti il ministro aveva detto: "In questi libri ci sono storie che fanno riflettere, proverò a leggerli". Ed era stato subito incalzato da Cucciari: "Ah, perché non li ha letti?". Alla domanda era seguito un leggero imbarazzo nella sala e Sangiuliano aveva risposto: "Si, li ho letti perché ho votato. Però voglio approfondire questi volumi". Infine, la conduttrice aveva chiuso: "Oltre la copertina, capisco".

Passati mesi da quell'episodio è arrivata la diffida per il programma, accusato di prendere troppo in giro il ministro dopo la gaffe. Il legale che ha firmato la lettera è fratello di Salvatore Sica, ex esponente della Democrazia Cristiana e oggi consulente al ministero della Cultura.

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