Il ministro Salvini vuole una stretta contro chi guida al cellulare: “La gente deve avere paura”
Il nuovo disegno di legge sulla sicurezza stradale è praticamente pronto. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato che la prossima settimana il testo sarà in Consiglio dei ministri. Durante un sopralluogo in un cantiere in Umbria, il vicepresidente del Consiglio ha sottolineato: "Anche stanotte, uno trovato positivo ad alcol e droga ha ucciso un ragazzo sulle strisce pedonali, piuttosto che cinque imbecilli che per fare una gara hanno ucciso un bimbo di cinque anni". Per questo motivo, e non solo, nel nuovo testo su cui da mesi sta lavorando il suo ministero ci saranno "norme di assoluta severità".
Poi il leader della Lega ha alzato i toni: "Visto che il buon senso non basta – ha sottolineato Salvini – la gente dovrà avere paura, paura, di mettersi al volante drogato o ubriaco". Le intimazioni del ministro dei Trasporti dovrebbero tradursi nel cosiddetto "ergastolo della patente", di cui ha parlato già nelle scorse settimane. In sostanza, si ipotizza di togliere per sempre la patente a chi guida in stato di ebbrezza. Chiaramente con delle distinzioni a seconda della gravità dei fatti. In alternativa c'è l'alcol lock: un dispositivo che non permette di avviare il veicolo se sotto l'effetto dell'alcol.
"Sul telefonino ho chiesto alla polizia stradale una stretta particolare – ha aggiunto ancora Salvini – Buona parte degli incidenti deriva da distrazione, e se ti becco a chattare o a usare il telefonino ti fermi". Poi ha aggiunto: "Non è che ti faccio la multa, ma ti fermi con la macchina lì". Su questo non ci dovrebbero essere novità nella riforma del codice della strada voluta da Salvini, anche se resta da capire cosa significa che non c'è la multa ma bisogna fermarsi con l'auto. "Abbiamo anche previsto che i neopatentati, per i primi tre anni, non possano guidare auto di grande cilindrata, perché uno che ha la patente da un anno se gli metti in mano una Lamborghini, Porche o altro non è cosa intelligente da fare – ha concluso Salvini – Dovrai aspettare".