Il ministro Salvini: “A Roma ragioniamo su dei taxi volanti, è l’unico modo per arrivare in tempo”
Agli Stati generali dell'intelligenza artificiale, a Milano in Regione Lombardia, interviene Matteo Salvini: non bisogna avere paura del futuro, ma incentivarlo per andare avanti velocemente e tenere il passo degli altri grandi Paesi del mondo. "Abbiamo i freni al 5G mentre in Cina stanno discutendo di 6G – dice il ministro dei Trasporti – non dobbiamo mettere regole all'intelligenza artificiale che possano impedire di fruirla". Salvini, ma questo non è una novità, è tendenzialmente per una liberalizzazione totale e senza particolari regole. Più volte ha protestato contro i limiti posti dalle istituzioni, sostenendo la necessità di essere sempre aperti alle nuove tecnologie. Ad esempio, quando il Garante della Privacy bloccò ChatGPT, il leader della Lega disse di essere "contro la censura".
Salvini, durante l'incontro, tocca anche altri temi. Tra questi c'è la questione del trasporto pubblico: "Stiamo ragionando a Roma di taxi volanti, che per muoversi a Roma è l'unico modo per arrivare in tempo – ironizza il ministro dei Trasporti – Visti i taxi camminanti…". Il leader della Lega cita il caso del volocity, testato lo scorso anno, che dovrebbe entrare in funzione a partire dal 2024. La questione taxi, tra l'altro, è stata anche trattata a lungo da Salvini durante la scorsa estate, sfociando nella mini-riforma del settore che non ha dato ancora alcun risultato tangibile.
Poi, dopo aver parlato di Roma, Salvini attacca anche su Milano: "Qualcuno ritiene che le automobili siano un pericolo e che bisognerebbe muoversi con i monopattini o con le biciclette – dice il vicepresidente del Consiglio – Milano è la città del lavoro, lasciateci lavorare". E ancora. "Ci vorrebbe un po' di intelligenza artificiale in qualche assessorato…". L'attacco, neanche troppo velato, è alla giunta Sala.