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Il ministro Pichetto lancia piattaforma per un nucleare sostenibile: il piano del governo

Il governo Meloni accelera sul nucleare. Il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ha lanciato la Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile, convocata per il 21 settembre con imprese e istituzioni.
A cura di Annalisa Cangemi
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Photo by Sean Gallup/Getty Images
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Il percorso per l'energia nucleare in Italia riparte. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini si congratula con il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin per il lancio della Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile, convocata per il 21 settembre con imprese e istituzioni. "Davanti alla sfida della neutralità tecnologica e alla necessità di trovare fonti energetiche sempre più diversificate, ritengo fondamentale che l'Italia, entro quest'anno, riavvii la ricerca per la partecipazione al nucleare pulito e di ultima generazione", ha detto il vicepremier Salvini, che ieri al Forum Ambrosetti ha annunciato che nel giro di 10 anni potranno essere operative le prime centrali nucleari italiane.

"L'impegno è che questo sia un governo di legislatura e che se ben avremo lavorato è che ci siano anche i 5 anni successivi. Nell'arco di 10 anni sono convinto che la prima produzione di energia da nucleare sarà questo governo, con questa attuale formazione che potrà inaugurarla", ha detto ieri il leader della Lega nel suo intervento a Cernobbio, secondo cui l'Italia è uno dei pochissimi Paesi al mondo ad aver detto no all'energia nucleare "sull'onda dell'emotività".

Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha infatti convocato per il prossimo 21 settembre la prima riunione della ‘Piattaforma nazionale per un Nucleare sostenibile', che vuole essere un soggetto di raccordo e coordinamento tra tutti i diversi attori nazionali che a vario titolo si occupano di energia nucleare, sicurezza e radioprotezione, rifiuti radioattivi, sotto tutti i profili. "L'attività della piattaforma, coordinata dal Mase con il supporto di Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) e di Enea, sarà finalizzata anche a rafforzare il contributo dell'Italia nella ricerca e nell'alta formazione universitaria (corsi di laurea, laurea magistrale e dottorati di ricerca), implementare la cooperazione e la partecipazione a livello europeo e il coordinamento dei progetti e delle attività a livello nazionale tra Università ed enti di ricerca", ha detto il ministro Pichetto.

La svolta nucleare ha incontrato il consenso del leader di Azione, Carlo Calenda: "Dal punto di vista della transizione energetica, ci troviamo più d'accordo su questo governo sull'uso del gas e la necessità di sviluppare l'energia nucleare perché altrimenti non arriveremo mai agli obiettivi dati per ragioni tecniche". Critico, invece, il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e sinistra: "Non è vero, come ha detto Salvini, che l'Italia è uno dei pochi paesi al mondo che non ha centrali nucleari, la Germania ha chiuso le centrali nucleari e la Spagna prevede di chiudere entro il 2035, tanto per fare un esempio".

Cosa vuole fare il governo per accelerare sul nucleare

Il Messaggero di oggi scrive che il governo Meloni vuole accelerare sul nucleare, "facendo leva sul gruppo Ansaldo e puntando sulle nuove tecnologie", con l'obiettivo di "inserirsi in un trend globale in cui crescono gli investimenti su questa fonte di energia". E infatti martedì scorso i vertici di Ansaldo Nucleare hanno incontrato proprio il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che lavorando a stretto contatto con il titolare del Mimit Urso e con il ministro Fratin, punta ad aprire il prima possibile un tavolo di lavoro governativo, "rendendo il nuovo nucleare parte importante della strategia energetica italiana dei prossimi anni, dopo l'inserimento nel Piano energia e clima con orizzonte al 2030". E sempre il quotidiano ha scritto oggi che Ansaldo Nucleare ha detto di essere pronta a fare la sua parte.

Si parla non solo delle centrali di quarta generazione della fissione nucleare, che potrebbero essere operative tra 10 o forse 15 anni, ma anche dei mini-reattori hi-tech, che sfruttano I'attuale tecnologia (la terza generazione, più inquinante), e che saranno messi sul mercato tra qualche anno, e su cui Ansaldo Nucleare è già al lavoro, scrive Il Messaggero.

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