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Il ministro Pichetto dice che l’Italia deve agire subito per fermare il cambiamento climatico

Il ministro dell’Ambiente attacca i negazionisti e sostiene la necessità di fermare il cambiamento climatico: “Dobbiamo agire noi per primi, non esistono giustificazioni”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Bisogna agire, e bisogna farlo subito. Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, non ha dubbi: il cambiamento climatico è realtà, e questo non si può e non si deve negare. Piuttosto è necessario portare avanti delle politiche globali di contrasto al fenomeno, ma questo non significa scaricare il barile su altri Paesi per non fare nulla: l'Italia deve fare la sua parte a prescindere da ciò che fanno gli altri. Intervistato da Repubblica, il ministro Pichetto non ci gira tanto intorno: "Gli effetti della tropicalizzazione del nostro clima stanno cambiando tutto, incidendo direttamente sull’economia. In una parte del Paese il lavoro si ferma per il caldo, in altre zone le piogge torrenziali provocano danni – dice l'esponente del governo Meloni – Sono necessari interventi strutturali per invertire la situazione".

"L’unica risposta è un contributo alla diminuzione delle emissioni di Co2 a livello globale, accelerando la decarbonizzazione e mitigando il cambiamento climatico – spiega Pichetto – C’è poi una questione di adattamento per limitare gli effetti e i danni degli eventi più estremi". Essere una "piccola parte del mondo" non deve essere una scusa: "Tutti devono agire. Noi per primi. Non esistono giustificazioni – continua il ministro – L’obiettivo è ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Traguardi più volte confermati. Però l’Europa o gli Stati Uniti non possono da soli risolvere il problema del cambiamento climatico. Serve un’azione globale, che coinvolga i Paesi in via di sviluppo".

E sugli esponenti del centrodestra che negano il cambiamento climatico non si nasconde: "Non partecipo ai dibattiti tra gli scienziati, né tanto meno ai salotti – spiega il ministro Pichetto – Per me il negazionismo è sbagliato, tanto quanto il catastrofismo". Questo non vuol dire, però, accettare a prescindere le politiche Ue, definite "scelte elettorali", dalle case green, su cui l'Italia presenterà un suo piano di attuazione più lungo rispetto alle richieste europee, ai motori endotermici.

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