Il ministro Piantedosi dice che senza le misure del governo sarebbero arrivati molti più migranti
Il numero degli sbarchi registrato quest'anno non è certamente quello a cui puntava il governo, ma senza le misure varate sarebbero stati ancora di più. A dirlo è il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, facendo un bilancio – in un'intervista con La Stampa – del fenomeno migratorio verso l'Italia. "Il numero degli arrivi di quest'anno non coincide certo con l'obiettivo delle politiche che il governo ha avviato in molteplici direzioni con il fine di contrastare e sconfiggere il traffico di esseri umani, ma va detto che ne sarebbero arrivati ancor di più se non avessimo adottato le misure varate in questi mesi che hanno già dato risultati concreti".
Piantedosi ha rivendicato le politiche messe in campo dal governo, sottolineando che "la collaborazione con le autorità tunisine e libiche ha consentito di bloccare molte decine di migliaia di altri arrivi, 121.883 persone, un numero non molto lontano da quello delle persone arrivate, e di arrestare centinaia di trafficanti". Il titolare del Viminale ha quindi ribadito che le iniziative del governo abbiano fatto sì "che il nostro sistema dell'accoglienza abbia retto l'urto di un afflusso straordinario che è stato determinato da crisi politiche o socio-economiche avvenute in Paesi stranieri le cui cause sono state del tutto indipendenti da noi".
Secondo l'ultimo aggiornamento del cruscotto del ministero dell'Interno, che rende conto del numero di sbarchi avvenuti finora, al 29 dicembre 2022 sono giunte sulle coste italiane 155.754 persone, contro le 103.846 dell'anno scorso e le 67.040 del 2021.
Il numero, comunque, non tiene conto degli arrivi delle ultime ore. L'ultimo dell'anno la Guardia costiera di Crotone ha soccorso 59 persone che viaggiavano su un'imbarcazione al largo delle coste calabresi, a circa venti miglia da Isola Capo Rizzuto. A bordo c'erano anche 10 donne e 15 minori. Le persone soccorse provengono per lo più dall'Iran e dall'Iraq. Secondo le prime ricostruzioni sarebbero partiti circa cinque giorni fa dalla Turchia.