Il ministro Paolo Savona: “Se continuiamo a parlare di immigrazione portiamo l’Europa alla rottura”
Il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, lancia un avvertimento al governo e all'Unione europea: "Se continuiamo a parlare di immigrazione portiamo l'Europa alla soglia della rottura", ha affermato intervenendo a un dibattito al festival nazionale Proxima, organizzato da Leu e Sinistra Italiana a Torino. Proseguendo, il ministro Savona ha aggiunto: "L'unico modo per cercare di attenuare le polemiche, dall'immigrazione alle altre cose, è quello di prendere in mano le discussioni di fondo cioè come funziona la politica fiscale in Europa".
Savona, che nei giorni della convulsa formazione del governo fu la persona che fece saltare la prima nomina di Conte a presidente del Consiglio causa veto posto dal presidente Mattarella in persona rispetto alle posizioni espresse in passato sull'Eurozona, smorza l'antieuropeismo mostrato in passato e spiega: "L'Europa è utile al nostro Paese, l'euro è una parte indispensabile. Solo che a mio avviso la costruzione non è perfetta. Possiamo giustificare le imperfezioni del 1992, ma non quelle del 2018, 2019 e cammin facendo".
"Ognuno si assuma la responsabilità di quello che dice e delle proprie azioni. Io personalmente opero attraverso documenti ufficiali, un minimo di interviste perché non posso sottrarmi completamente. Questo è il mio punto di vista. Mi tengo fuori dalle polemiche di solito legate al fatto che ciascuno ha problemi di equilibri politici interni nel proprio Paese", ha concluso Savona commentando gli attacchi arrivati all'Italia da alcuni esponenti dell'Unione Europea.