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Il ministro Guerini dice che l’Italia supporterà il rafforzamento al fianco Est della Nato

Lo ha messo in chiaro il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in vista del summit dell’Alleanza che si terrà a fine giugno a Madrid, specificando però che il nostro Paese chiederà comunque di mantenere alta l’attenzione anche a Sud.
A cura di Annalisa Girardi
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Al prossimo vertice della Nato, che si terrà a Madrid a fine giugno, l'Italia sosterrà il rafforzamento del fianco Est dell'Alleanza. Lo ha messo in chiaro il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, specificando anche che il nostro Paese chiederà comunque di mantenere alta l'attenzione anche a Sud. Il ministero definisce la linea italiana in vista dei prossimi appuntamenti, alla luce di quanto sta succedendo soprattutto in Ucraina: "L'attuale situazione internazionale e il ritorno della guerra sul continente europeo ci impongono di rafforzare l’architettura di sicurezza", ha detto. Guerini aveva inoltre già annunciato l'invio di militari italiani in Ungheria e Bulgaria, sempre più vicini al fronte di guerra, sempre per "difendere il fianco Est".

Prima dell'incontro dei vari capi di Stato e di governo dei Paesi Nato, i ministri della Difesa si riuniranno al quartier generale a Bruxelles la prossima settimana, tra il 15 e il 16 giugno: anche in quell'occasione si parlerà di come rafforzare l'Alleanza nei suoi confini più orientali. Guerini ha sottolineato come l'Italia stia già contribuendo in modo significativo a questa strategia, con un contingente a terra in Lettonia, una componente aerea in Romania e una navale nel Mediterraneo orientale. E poi, appunto, ha in programma di inviare ancora soldati in Romania e Bulgaria. Dove, tra l'altro, assumerà il ruolo di guida della missione Nato.

"L'attuale irrobustimento della postura di deterrenza e difesa è risultato efficace per non far degenerare il conflitto con possibili allargamenti ad altri Paesi. Nel medio lungo termine, concordiamo con l'esigenza di doverla ulteriormente rafforzare. Tuttavia, riteniamo che la postura Nato debba mantenersi flessibile per garantire di poter fronteggiare con successo le differenti minacce provenienti da altri quadranti", ha detto il ministro in vista di Madrid. Il riferimento è alla regione mediterranea, all'Africa e al Medio Oriente. Con la crisi alimentare che continua ad aggravarsi, infatti, si attendono destabilizzazioni soprattutto nelle zone in questo senso più vulnerabili: quindi in primis il continente africano.

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