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Il Ministro Galan e il diritto al barbiere di Montecitorio

Il Ministro dei Beni Culturali, in un’intervista, ammette candidamente che non essendo un parlamentare, usa farsi prestare il tesserino da una sua collega onorevole per accedere ai servizi del barbiere di Montecitorio.
A cura di Antonio Palma
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Giancarlo Galan

Si sa nel mondo politico odierno conta molto più la presenza che non la sostanza, o forse è stato sempre così. Resta il fatto che i politici non possono esimersi da questa regola ferrea e devono stare sempre attenti alla loro immagine, come insegna anche il Capo del Governo.

Non tutti i politici però hanno le stese possibilità, c’è chi può sperperare denaro in lifting e palestre varie, ma c’è anche chi si lamenta dell’esiguo stipendio, e sopratutto ci sono quei politici, figli di un dio minore, che per loro sfortuna non sono parlamentari e devono sborsare di tasca propria. E’ il caso, ad esempio, di Giancarlo Galan, ex Presidente della Regione veneto oggi passato tra le file del Governo come Ministro per i Beni e le attività culturali.

Deve essere una brutta situazione quella di ritrovarsi Ministro senza poter usufruire dei servizi dei colleghi parlamentari, essere tutti i giorni al fianco di chi gode di tutti i benefici dovuti alla casta. Ai Ministri non parlamentari non spettano né i rimborsi per i viaggi né tantomeno tutti i servizi riservati agli onorevoli, come ha ricordato lo stesso Galan in un’intervista al Fatto Quotidiano, così ha deciso di arrangiarsi. D’altronde gli amici non gli mancano e qualche volta, alla bisogna, si è fatto prestare il tesserino per presentarsi dal barbiere della Camera ed essere servito gratis.

Galan lo ha confessato molto candidamente ieri al giornalista che lo intervistava, come la cosa più naturale del mondo, tra una chiacchiera su Berlusconi e le domande sui tagli alla casta. Galan è stato da sempre controcorrente nel suo partito, parla spesso e, altrettanto frequentemente, litiga con alleati e colleghi di partito, e anche questa volta, forse, ha parlato un po’ troppo.

Vicenda troppo strana persino per un politico, tanto da non parer vera. Ma a sciogliere ogni dubbio ci ha pensato il Corriere della Sera che ha interpellato la deputata Giustina Destro, colei che ha prestato il tesserino parlamentare a Galan. La Destro, meravigliata dell’attenzione, conferma il racconto del Ministro aggiungendo “ma davvero le sembra una cosa tanto grave?”, consigliando di occuparsi dei veri problemi del Paese, in fondo, quasi a giustificarsi, “non gliel'ho mica prestato solo io”, Galan ha molti amici e in fondo ad un Ministro chi può di re di No. Figuriamoci se il barbiere di Montecitorio si mette a controllare che la foto di donna sul tesserino corrisponda all’uomo che è in attesa di farsi la barba.

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