Il Ministro Fornero: “Riforma del lavoro forse già a marzo”
Riforma del lavoro entro marzo? Per Elsa Fornero si può. Il Ministro del lavoro, rispondendo ad alcune domande dei cronisti, ha dichiarato di essere molto fiduciosa sulla buona riuscita della riforma, che potrebbe vedere la luce già il mese prossimo. L'imperativo, però, è non farsi prendere dalla fretta. Da parte dell'esecutivo non c'è nessuna volontà di forzare la mano coi sindacati, anche perché, come spiega proprio la Fornero, le cose sono molto diverse da quando venne varata la riforma delle pensioni. Allora non ci fu tempo per un vero confronto con le parti sociali, dato che bisognava dare subito "un segnale serio e di credibilità". Ma stavolta le cose sono diverse: "La riforma tocca tutte le famiglie, gli anziani e i giovani e non può essere fatta al chiuso di una stanza senza confronto". Il Ministro ha poi riconosciuto la disponibilità al dialogo da parte delle parti sociali, anch'esse pronte a dare il via ad una "riforma vera".
La scommessa dell'apprendistato- Il Ministro torna poi sul tema dell'apprendistato, che definisce "un'importante scommessa" per il governo. Una scommessa che "dovrà rappresentare una vera occasione di formazione per i giovani e non prevalentemente uno strumento di flessibilità in entrata". Sarà poi premura del governo far sì che tale progetto non comporti ulteriori oneri finanziari per le imprese; per questo, spiega la Fornero, sarà necessario che le risorse siano allocate nel miglior modo possibile. E di oneri per le imprese non dovrebbero essercene anche per quanto riguarda la maternità. In questo caso l'idea della Fornero resta quella d "distribuire il congedo parentale tra entrambi i genitori in modo che ci sia una quota minima per l'uomo e per la donna".
Marcegaglia: "Siamo partiti col piede giusto"- Emma Marcegaglia sembra molto soddisfatta del lavoro svolto fin qui. Il numero uno di Confindustria spiega si è iniziato a parlare delle forme dei contratti in entrata e questo, senza dubbio, vuol dire essere partiti col piede giusto. Riguardo allo sciopero indetto dalla Fiom in difesa dell'articolo 18, poi, ha parlato di una scelta legittima ma che non condivide: "Pensiamo che in un momento come questo bisogna cercare di lavorare insieme per la crescita e per l'occupazione" ha concluso il Presidente di Confindustria.