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Il ministro Fitto dice che l’Italia è riuscita a chiedere in tempo la sesta rata del Pnrr

Il ministro Raffaele Fitto ha annunciato che il governo Meloni inoltrerà la richiesta di pagamento della sesta rata del Pnrr alla Commissione europea entro i termini prefissati, nonostante i ritardi registrati poche settimane fa. E ha aggiunto che per la revisione della richiesta sulla quinta rata di dicembre 2023 “siamo alle battute finali”.
A cura di Pietro Forti
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Il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto ha annunciato il raggiungimento di 37 obiettivi per la sesta rata del Pnrr, che verrà sbloccata alla fine della verifica della Commissione europea: si tratta di 8,5 miliardi di euro. L'Italia, ha sottolineato il ministro, è stato il primo Paese a effettuare la richiesta per la sesta rata. Gli obiettivi sono stati raggiunti in tempo per la richiesta di pagamento, il termine per la quale era fissato al 30 giugno. Poche settimane fa, secondo i dati di Osservatorio Recovery Plan di Fondazione Promo Pa e Università di Tor Vergata per il Sole 24 Ore l'Italia era pesantemente in ritardo sulla tabella di marcia per poter richiedere il pagamento della sesta rata.

Nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri di oggi, Fitto ha inoltre anticipato che, con il raggiungimento di questo obiettivo, sono già iniziati i lavori e le comunicazioni con la Commissione europea per la settima rata. Allo stesso tempo, le verifiche sulla quinta rata del Piano (per la quale la richiesta di pagamento era stata effettuata a fine 2023) secondo il ministro sarebbero alle "battute finali".

Il ministro per il Pnrr ha voluto sottolineare che parte del merito per l'obiettivo raggiunto è dovuto alla revisione del Piano richiesta dal governo Meloni: "C'è piena soddisfazione da parte nostra del lavoro che abbiamo messo in campo e dei risultati raggiunti. Sono frutto anche della revisione del Piano – ha spiegato Fitto – Penso sia importante sottolinearlo sia per la diffidenza con la quale fu accolta la proposta di revisione del Piano".

Il titolare del dicastero degli Affari europei si è soffermato anche sull'attuazione dell'articolo 2 del decreto legge sul Pnrr, ovvero quello che tocca gli enti locali per quanto riguarda l'attuazione del Pnrr: "Siamo in una fase assolutamente positiva, con le difficoltà di spesa che caratterizzano il nostro sistema Paese – ha commentato il ministro – ma la grande quantità di immissione di dati sul sistema Regis lascia intendere che questo percorso si è davvero messo in moto, e soprattutto l'attuazione dell'articolo 2 aiuterà perché il tema della responsabilizzazione è un tema da cui non si scappa".

Non si è fatta attendere, da parte dell'opposizione e in particolare del Partito Democratico, la reazione all'annuncio sulla sesta rata: "Siamo al colmo: mentre l'Italia aspetta ancora una valutazione della Commissione Ue sul raggiungimento degli obiettivi della quinta rata, il governo festeggia la richiesta della rata successiva – ha dichiarato Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd alla Commissione Bilancio della Camera – E allora non possiamo che interpretare come pura propaganda questo finto annuncio sulla sesta rata del Pnrr, utile soltanto a inquinare le ultime ore del voto per i ballottaggi".

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