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Covid 19

Ministro D’Incà negativo a tampone di controllo: era falso positivo

Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, è risultato positivo al Coronavirus. D’Incà si è sottoposto a un tampone – per un controllo di routine – il 5 gennaio e oggi ha ricevuto l’esito, scoprendo così di essere positivo al Covid-19. Un secondo test, però, ha dato esito negativo e risulta che D’Incà era quindi falso positivo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, è risultato positivo al Covid-19. D’Incà è stato sottoposto a un tampone nella giornata del 5 gennaio: quando ha effettuato il test, comunque, non aveva alcun sintomo riconducibile al Coronavirus. Si era trattato, infatti, di un controllo di routine a scopo precauzionale, una procedura a cui spesso vengono sottoposti i ministri e altri esponenti ministeriali e di Palazzo Chigi. Oggi è arrivato l’esito del tampone e D’Incà è risultato essere positivo. Sono quindi scattate tutte le procedure di profilassi del caso. Il ministro, fanno sapere, sta bene e non ha alcun sintomo. Si atterrà, comunque, alle indicazioni delle autorità sanitarie competenti. A quanto sembra emergere in questi minuti, D’Incà non avrebbe incontrato negli ultimi giorni il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. D'Incà si è poi sottoposto a un secondo tampone, che ha però dato esito negativo. Quindi dal primo test era emerso un falso positivo, secondo quanto spiegano dal ministero.

Secondo quanto riporta l’Adnkronos D’Incà non avrebbe avuto alcun contatto negli ultimi giorni con Conte né con altri esponenti della squadra di governo. Lunedì sera il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha preso parte al Consiglio dei ministri in videocollegamento da Belluno, dove risiede la sua famiglia. Dovrà entrare in quarantena fiduciaria, invece, lo staff del ministro, che ieri ha partecipato a una riunione di lavoro breve con lo stesso D’Incà. Nel rispetto delle distanze e con mascherine, assicurano. In ogni caso tutti i presenti alla riunione saranno in quarantena fiduciaria.

A dicembre era stata la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, a risultare positiva a un tampone di controllo, uno di quelli di routine effettuati sugli esponenti di governo e ministeriali così come nel caso di D'Incà. In quel caso, però, si era poi scoperto che Lamorgese non era mai stata positivae che l'esito del suo tampone era errato. La ministra dell'Interno aveva saputo di essere positiva (prima di scoprire dell'errore) durante un vertice di governo, dovendo così lasciare Palazzo Chigi. Solo nei giorni successivi si era scoperto che il suo test non era in realtà positivo.

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