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Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Stop alla riforma delle intercettazioni del Pd. E priorità alla legittima difesa”

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha dichiarato che stopperà l’entrata in vigore della riforma delle intercettazioni varata dal precedente esecutivo. Inoltre, il Guardasigilli ha evidenziato che per l’esecutivo sarà una priorità la revisione della legge sulla legittima difesa: “Vanno eliminate le zone d’ombra, che rendono difficile e complicato dimostrare che si è agito per legittima difesa”,
A cura di Charlotte Matteini
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Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha intenzione di bloccare l'entrata in vigore della riforma delle intercettazioni varata dal precedente governo. Intervenendo in audizione al Senato, il Guardasigilli ha dichiarato: "Ritengo di aver tracciato discontinuità con il passato governo. Il decreto legislativo varato dal precedente esecutivo, la cui piena efficacia è prevista proprio durante questo mese, non riesce nell'obiettivo di assicurare un effettivo contemperamento dei diversi interessi richiamati. Le modifiche introdotte, anzi, appaiono come un dannoso passo indietro sulla strada della qualità ed efficacia delle indagini e rispetto alla corretta distribuzione dei compiti funzionali tra i diversi soggetti coinvolti ed è affetto dalla malattia della cosiddetta riformite il legislatore che ha operato negli ultimi anni".

Proseguendo, il ministro Bonafede ha sottolineato che per questo esecutivo tra le priorità ci sarà sicuramente la revisione della normativa per la legittima difesa, una causa da sempre cara alla Lega di Matteo Salvini: "Ci sono alcune priorità come la legittima difesa dove vanno eliminate le zone d'ombra, che rendono difficile e complicato dimostrare che si è agito per legittima difesa", ha specificato, evidenziando dunque che la legge che verrà proposta amplierà i confini della difesa personale dei cittadini all'interno delle proprie proprietà private in caso di furti o aggressioni sostanzialmente al fine di evitare eventuali condanne giudiziarie a carico di chi agisce per legittima difesa. Infine, rispetto alla tematica della prescrizione, il ministro ha in mente "una riforma seria ed equilibrata, è una priorità irrinunciabile per incrementare il grado di fiducia con cui i cittadini si rivolgono all'istituzione giudiziaria. Allo studio esiste l'ipotesi di sospensione della prescrizione dopo che sia stata emessa una sentenza di primo grado".

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