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Il ministro della Difesa Crosetto annuncia il sesto decreto armi per l’Ucraina: “Giusto e dovuto”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato il sesto decreto armi: “Se non cambierà la situazione in Ucraina ci sarà un sesto decreto per un nuovo invio di aiuti militari”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato il sesto decreto armi per l'Ucraina. "In una fase così complessa come quella che stiamo vivendo la sola cosa che non possiamo fare è perdere il contatto con i nostri alleati internazionali, la Ue e l'alleanza atlantica e dunque c'è un solo modo di muoversi e di decidere: se non cambierà la situazione in Ucraina ci sarà un sesto decreto per un nuovo invio di aiuti militari", ha detto in un'intervista ad Avvenire.

Di decreti "ce ne sono stati cinque e non mi pare siano cambiate le condizioni che, uno dopo l'altro, li hanno determinati. Quindi se devo fare una previsione sincera dico che ci sarà il sesto. E sarà giusto e dovuto, come lo sono stati gli altri".

"La pace non è mai gratis. È un'illusione pensarlo. Come aiutiamo l'Ucraina a difendersi? Organizziamo una catena umana di milioni di cittadini europei che circondi Kiev? L'altro giorno rileggevo il codice di ordinamento militare. Il punto uno è la difesa dello Stato. Il punto due è lavorare per la pace e la sicurezza", ha aggiunto ancora Crosetto sul conflitto, rispondendo alla domanda se non sia una contraddizione parlare di pace e allo stesso tempo prepararsi a un aumento delle spese militari.

In merito alla manifestazione per la pace, che si terrà a Roma domani, a cui parteciperà il leader del M5s Giuseppe Conte ma anche tante altre sigle e associazioni – come Cgil, Cisl e Uil, Anpi, Comunità di Sant'Egidio, Emergency, Libera, Marcia Perugia Assisi, Fridays for Future, la Casa Internazionale delle Donne di Roma, Greenpeace, le Sardine – Crosetto ha detto che non scenderà in piazza: "Non ci sono adesso, non ci sono mai stato prima e forse mai ci sarò, perché affrontare il mondo con la responsabilità di dare risposte possibili ti costringe a fare i conti anche con qualcosa che non ti piace. Ma lo sguardo limpido del mondo della pace va capito, rispettato… Direi anche ammirato".

Ai manifestanti di domani però ha detto: "Sventolate le vostre bandiere. Urlate forte le vostre idee. È sempre giusto e sempre bello difendere quello in cui si crede. Ma occorre sappiate che esiste un mondo che anche se non sarà in piazza insieme a voi e che vi sembra lontano anni luce da voi, quello della Difesa, vuole la pace proprio come la volete voi".

"In questa piazza hanno promesso di non portare le bandiere dei partiti. Ci sarà però l'intollerabile mancanza di limpidezza di troppi uomini politici. Uomini che hanno votato con consapevolezza e responsabilità in Parlamento cinque decreti per cinque spedizioni di armi all'Ucraina. E che ora gridano ‘basta armi'. Ecco, questo è drammaticamente triste". 

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