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Il ministro dell’Ambiente mette le mani avanti: “No al condono”

“È irricevibile qualunque ipotesi di condono edilizio”, così Andrea Orlando sul suo profilo facebook mette in chiaro la linea che porterà avanti al ministero dell’Ambiente del Governo Letta. E le promesse elettorali del centrodestra?
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"È irricevibile qualunque ipotesi di condono edilizio. Non ci sono le condizioni neanche per ipotizzare un condono edilizio perchè il nostro territorio è già stato massacrato da interventi di consumo indiscriminato del suolo e, a maggior ragione, di interventi illegali". Con queste parole, pubblicate sulla sua pagina facebook poche ore fa, il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando anticipa la propria indisponibilità a ragionare su un eventuale condono edilizio e mette in chiaro quale è la direzione che intende dare alla sua reggenza ministeriale. "Si deve riprendere il lavoro fatto dal governo precedente che, tra l'altro aveva raccolto il consenso di tutte le forze politiche di maggioranza che sostenevano il governo Monti. Un lavoro finalizzato ad un utilizzo razionale e ad una limitazione del consumo del suolo in difesa di attivita' che, e mi riferisco all' agricoltura, hanno dato un saldo positivo in termini di occupazione seppure in un periodo di crisi".

Insomma, niente condono e men che mai in versione "tombale", ipotesi che pure era circolata negli ultimi giorni. In effetti, si tratta di una delle proposte che il Popolo della Libertà intendeva "traslare" nel governo delle larghe intese, assieme alla cancellazione e restituzione dell'Imu, in modo da recuperare introiti da destinare alla diminuzione del carico fiscale e ad interventi a favore delle imprese. Ma l'indisponibilità ad un simile passo significa anche la conferma della direzione intrapresa nei primi giorni da Orlando, che ruota sostanzialmente intorno alla "limitazione del consumo di suolo" (con l'inasprimento delle sanzioni per i reati ambientali e con la "riqualificazione degli edifici già esistenti, piuttosto che sull’ulteriore espansione urbana a discapito dell’ambiente") e ad un coinvolgimento dei cittadini nelle scelte strategiche, a cominciare dal riconoscimento "della piena legittimità delle indicazioni emerse dal referendum sull’acqua, bene comune da salvaguardare e tutelare".

Una linea che sostanzialmente cozza con le indicazioni contenute nel programma delle altre componenti della maggioranza che sostiene il Governo Monti e che invece recepisce le indicazioni contenute nel programma della coalizione Italia Bene Comune, nelle cui fila è stato eletto Orlando. In questo caso, però, sarà molto arduo giungere ad un compromesso, dal momento che sulla sanzionabilità dei reati ambientali (e sulla loro inclusione nel codice penale) e sull'opposizione al condono (anche solo a livello concettuale – ideologico) si misura da sempre la distanza fra le forze politiche.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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