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Il ministro Crosetto dice che l’ingresso della Finlandia nella Nato è un “segnale di insicurezza”

La Finlandia è sempre stata un Paese neutrale e se ora entra nella Nato è perché “una parte del mondo si è sentita più insicura, quindi non è una notizia particolarmente positiva”. Lo afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto.
A cura di Annalisa Girardi
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L'allargamento della Nato, che oggi accoglie la Finlandia come suo nuovo membro, è un segnale di insicurezza. Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, commentando quello che il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ha definito un "momento storico". Per Crosetto "oggi è un giorno molto importante", anche se "che la famiglia della Nato si allarga è un segnale di insicurezza", perché si tratta di un Paese "che è sempre voluto rimanere neutrale" e che evidentemente, con questa decisione, non lo è più.

"Il fatto che abbia preso questa decisione dipende dal fatto che una parte del mondo si è sentita più insicura quindi non è una notizia particolarmente positiva", ha precisato ancora Crosetto. "Sono fiducioso del fatto che nei prossimi giorni si possa provare a ricomporre una situazione folle che si è creata in Europa e in qualche modo si possa intraprendere una strada verso la pace. Questo è il mio auspicio ed è la cosa alla quale lavoro ogni giorno", ha aggiunto.

La Finlandia entra nella Nato: "Così siamo più forti"

Da oggi, quindi, la Nato passerà ad avere 31 membri e non più 30. "Sono contento di essere il segretario generale che accoglie la Finlandia come membro a pieno titolo della Nato, basta guardare alla mappa per capire quanto la Finlandia sia strategica e importante per la sicurezza della regione baltica", ha detto Stoltenberg, affermando che da oggi la Finlandia sarà "più sicura" e la Nato "più forte".

In conferenza stampa Stoltenberg ha anche parlato dell'aumento del budget dell'Alleanza, spiegando che nel vertice previsto a luglio i Paesi membri discuteranno di come investire di più in Difesa. "Mi aspetto che quando gli alleati si incontreranno al vertice di Vilnius concorderanno di avere una Difesa più ambiziosa, considerando il 2% del Pil per la Difesa non come un tetto ma come una base minima. In un mondo più pericoloso dobbiamo spendere di più per la nostra sicurezza", ha aggiunto.

Su questo tema il ministro Crosetto ha commentato: "Tutti i governi finora si sono espressi mantenendo l'impegno. L'unico che ha avuto il coraggio di dire a un'assemblea della Nato che non è un impegno facile per motivi economici è stato il sottoscritto. Mi stupisce che tutti quelli dei governi precedenti non abbiano mai detto nulla e che ora ci abbiano ripensato".

La reazione della Russia: "Adotteremo contromisure"

Non si è fatta attendere la reazione da parte della Russia. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, ha detto che questa novità costringe Mosca ad adottare "contromisure" per garantire la sua sicurezza. "Questo rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza", ha detto. Aggiungendo che si tratta di un'ulteriore esclation nel conflitto, ha affermato che a tempo debito arriveranno le risposte da Mosca.

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