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Il ministro Brunetta contro il salario minimo: “Lo stipendio deve corrispondere alla produttività”

Secondo il ministro per la pubblica amministrazione il salario minimo per legge sarebbe contro la storia delle relazioni industriali e non farebbe corrispondere paga e produttività.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Il salario minimo per legge non va bene, perché è contro la nostra storia culturale di relazione industriali". A scagliarsi contro una normativa che fissi una paga oraria minima in Italia è il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta. Secondo l'esponente di Forza Italia, intervenuto al Festival dell'Economia di Trento, il salario non può e non deve essere moderato, ma "deve corrispondere alla produttività". Una posizione condivisa dal suo partito, in linea con quanto detto da Confindustria negli ultimi mesi.

"Non buttiamo il bambino con l'acqua sporca e valorizziamo le nostre relazioni industriali" sentenzia con una metafora il ministro. Nel frattempo però, mentre la proposta di legge italiana sul salario minimo è ferma al palo in Parlamento nonostante il pressing del Movimento 5 stelle, potrebbero arrivare importanti novità dall'Unione europea.

In Europa si sarebbe infatti ad un passo dall'accordo politico sulla direttiva per regole su paghe minime orarie in tutto il Vecchio Continente. Il round decisivo di negoziati tra le istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio Ue) prenderà il via lunedì sera alle 19 a Strasburgo, a margine della plenaria del Parlamento europeo. Le probabilità di arrivare a un accordo nella notte tra lunedì e martedì sarebbero molto alte. La direttiva, proposta dalla Commissione europea nel 2020, punta a istituire un quadro per fissare salari minimi adeguati ed equi rispettando le diverse impostazioni nazionali dei 27 Stati membri e a rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva.

Sul tema è intervenuto il commissario Ue al lavoro, Nicolas Schmit. "Sono il governo e le parti sociali in Italia a dover decidere dell'importanza di introdurre un salario minimo" ha detto, ma questo intervento "non è negativo per la creazione dei posti di lavoro e per l'occupazione". Una paga oraria minima, ha aggiunto "non gioca a sfavore della creazione di posti di lavoro e dell'occupazione. Ad esempio in Germania, dopo l' introduzione del salario minimo, l'occupazione è aumentata".

"Non sono sicuro – ha concluso il commissario europeo- che tutti gli imprenditori siano d'accordo sul fatto che i salari non possano aumentare. L'aumento dei salari insieme all'inflazione e all'aiuto dei più vulnerabili, le famiglie con il reddito più basso può essere abbinato, non è in contraddizione. Non possiamo ignorare che molti lavoratori stanno soffrendo per il carovita".

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