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Il ministro Bonafede firma l’autorizzazione a procedere per vilipendio per Grillo e Salvini

“Ho deciso di concedere l’autorizzazione a procedere per tutti i casi pendenti. La coerenza è un valore che va coltivato prima di tutto nelle istituzioni. Vi comunico che fra le persone per cui ho firmato l’autorizzazione a procedere ci sono: Beppe Grillo, Carlo Sibilia, il padre di Alessandro Di Battista e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini”, ha annunciato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
A cura di Charlotte Matteini
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Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha annunciato di aver firmato nove autorizzazioni a procedere per il reato di vilipendio al presidente della Repubblica o alle istituzioni costituzionali per permettere l'avvio dei procedimenti. Tra gli indagati figurano anche alcuni esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle come il fondatore Beppe Grillo e il sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia, nonché il padre dell'ex deputato Alessandro Di Battista.

"Oggi ho firmato 9 richieste di autorizzazioni a procedere. Diverse procure italiane, infatti, hanno chiesto al Guardasigilli di poter avviare alcuni procedimenti per i reati di vilipendio. Erano fascicoli che stavano lì da tanto, alcuni erano sulla scrivania del ministro dal 2014″, scrive Bonafede su Facebook. "La legge infatti prevede che il ministro della Giustizia dia la sua autorizzazione per questo tipo di reati. Ritengo che, poiché tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, nessuno deve godere di privilegi. Quindi ho deciso di concedere l’autorizzazione a procedere per tutti i casi pendenti. La coerenza è un valore che va coltivato prima di tutto nelle istituzioni".

"Per evitare ogni forma di strumentalizzazione o illazione, vi comunico che fra le persone per cui ho firmato l’autorizzazione a procedere, per presunte offese al capo dello Stato, ci sono: il “padre fondatore” e garante del MoVimento, Beppe Grillo, il mio collega e amico, Carlo Sibilia, il padre del mio amico fraterno Alessandro Di Battista e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, accusato invece di vilipendio delle istituzioni costituzionali. Ovviamente non ho fatto alcuna distinzione e ho firmato tutte le richieste; mi chiedo come mai fossero state lasciate lì a prendere polvere oppure, come ho potuto constatare, lasciate a dormire in segreteria dopo che era stato negato il consenso. Il cambiamento passa anche da qui", conclude il Guardasigilli.

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