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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Il ministero dice che in Italia non c’è nessun caso di vaiolo delle scimmie Mpox nella nuova variante

Una circolare del ministero della Salute ha confermato che, alla data dell’8 agosto, in Italia non risultano casi della nuova variante di Mpox, la malattia detta in passato vaiolo delle scimmie. Nella prima settimana di agosto non c’è stato alcun nuovo caso, ma il ministero raccomanda di informarsi sui rischi di contagio, soprattutto per chi viaggia all’estero.
A cura di Luca Pons
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Immagine fornita dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) mostra una micrografia elettronica a trasmissione colorata di particelle di vaiolo delle scimmie Mpox (rosse) trovate all'interno di una cellula infetta (blu), coltivata in laboratorio
Immagine fornita dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) mostra una micrografia elettronica a trasmissione colorata di particelle di vaiolo delle scimmie Mpox (rosse) trovate all'interno di una cellula infetta (blu), coltivata in laboratorio
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Nella prima settimana di agosto non c'è stato in Italia alcun nuovo caso di Mpox, la malattia prima chiamata vaiolo delle scimmie. In più, nel Paese non è stato registrato alcun caso di Mpox nella variante Clade I, la più pericolosa perché più contagiosa e più letale. A comunicarlo è il ministero della Salute, con una circolare apposita. Alla data dell'8 agosto 2024, e tornando indietro nel tempo fino al 20 maggio 2022 (quando registrato il primo caso di Mpox in Italia), non c'è stato nessun caso noto di Clade I.

In tutto, i casi confermati in questo periodo sono stati 1.056, ma la maggior parte risale all'estate del 2022. Quest'anno, invece, sono stati segnalati 65 casi in dodici Regioni diverse. Tutti riguardano infezioni avvenute nel 2023 oppure nei primi tre mesi di quest'anno, e nessuna ha a che fare con contagi avvenuti ad agosto, quando l'attenzione mondiale sul Mpox è tornata a crescere, con l'Oms che ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale. Questo è avvenuto anche a causa della nuova variante, considerata appunto più pericolosa. Un caso è stato registrato in Svezia, mentre in Spagna è arrivata la variante meno grave.

Per il momento i dati del ministero della Salute italiano non permettono di conoscere gli sviluppi degli ultimi giorni, ma solo quelli fino all'8 agosto (comunque rassicuranti).  Sui 1056 casi noti di Mpox, 262 erano collegati direttamente a viaggi all'estero. L'età media delle persone infettate era di 37 anni, e la grandissima maggioranza erano uomini: 1040, contro appena 16 donne. La Regione in cui è stato segnalato il maggior numero di contagi negli ultimi due anni è la Lombardia, con 441, seguita da Lazio con 169 e dall'Emilia-Romagna con 97. Solo un caso in Umbria, nessuno in Basilicata, Calabria, Molise e Val D'Aosta.

Per quanto al momento i numeri ufficiali in Italia siano estremamente bassi, il ministero ha detto di aver rafforzato la rete di sorveglianza diagnostica, e ha annunciato che si terrà un tavolo interministeriale sul Mpox. La circolare diffusa oggi raccomanda di "sensibilizzare i medici e gli operatori sanitari sui possibili casi di Mpox associati ai viaggi". In più, si consiglia di rafforzare "le misure di protezione degli operatori sanitari e dei caregiver".

Infine, il ministero chiede che si faccia il possibile per "sensibilizzare i viaggiatori diretti in Paesi con focolai confermati di infezione" della nuova variante Clade I. Chi ha intenzione di viaggiare in questi Paesi dovrebbe essere a conoscenza del "rischio di contrarre la malattia", e ricevere "informazioni pertinenti per proteggere se stessi e gli altri prima, durante e dopo il viaggio". Sempre in questi questi Paesi, bisognerebbe "sconsigliare la partecipazione ad eventi con assembramenti".

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