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Elezioni europee 2024

Il manifesto di Salvini per le europee: “Berlusconi sdoganò Msi per battere sinistra, ora tocca a noi”

Matteo Salvini ha detto che alle elezioni europee di giugno 2024 il centrodestra deve “includere, non porre veti” anche ai partiti di estrema destra. “Davvero un pezzo di centrodestra europeo preferisce allearsi con i socialisti delle tasse e delle frontiere aperte?”, ha chiesto il leader leghista.
A cura di Luca Pons
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"Desideriamo proporre un modello diverso di Europa. È un insegnamento di Silvio Berlusconi, che sdoganò il Movimento sociale italiano per bloccare il Pci-Pds, ora Pd. Includere. Non porre veti". Il leader della Lega Matteo Salvini ha scritto, in una lettera al Corriere della Sera, la propria linea per quanto riguarda le alleanze alle prossime elezioni europee di giugno 2024.

Salvini ha affermato che nell'incontro svolto a Firenze la scorsa domenica "si sono ritrovate forze che propongono un’Europa diversa da quella plasmata (male) dai socialisti. Desideriamo proporre un modello diverso, promuovendo una cooperazione tra Stati con pari dignità capaci di accordarsi su alcuni temi fondamentali", ma "senza complicare la vita ai singoli governi nazionali, soprattutto se sgraditi all’orientamento della Commissione come troppe volte accaduto in passato".

Ricordando che nel corso della sua carriera politica "Silvio Berlusconi sdoganò il Movimento sociale italiano per bloccare il Pci-Pds, ora Pd", Salvini ha quindi scritto che la sua priorità è "Includere. Non porre veti". E questo si applica a numerosi partiti di estrema destra europei: dal Pvv di Gert Wilders in Olanda, che è risultato il primo partito alle recenti elezioni, al Rassemblement National di Marine Le Pen in Francia, fino ad Alternative für Deutschland in Germania e altri ancora. "Si può ignorare un partito che in Francia ha il 30%, si può snobbare il primo partito in Olanda, cancelliamo uno tra i più rilevanti partiti dell’Austria, tagliamo la forza che cresce di più in Germania?", ha chiesto in modo retorico Salvini.

Il destinatario di queste domande polemiche è chiaramente il resto del centrodestra italiano, dato che Forza Italia ha già sottolineato a più riprese che non intende allearsi con partiti euroscettici e di estrema destra: "Davvero rimuoviamo decenni di storia politica italiana, con la Lega che ha una solida e apprezzata tradizione di governo locale e nazionale? Per quale motivo? Davvero un pezzo di centrodestra europeo preferisce allearsi con i socialisti delle tasse e delle frontiere aperte in cambio di prebende e cedendo sulla linea politica?".

Il leader leghista ha toccato alcuni punti del programma, tra cui la crisi climatica, che "richiede una transizione progressiva verso un modello di sviluppo sostenibile e a basse emissioni di carbonio, ma senza penalizzare l’economia continentale nella competizione mondiale", citando la concorrenza della Cina. Poi ha parlato di "pregiudizi assurdi" per quanto riguarda la posizione dell'estrema destra europea nei confronti della Russia e del conflitto israelo-palestinese: "Rammento che la Lega ha sempre votato tutti i provvedimenti a sostegno all’Ucraina ed è da sempre al fianco di Israele. Se il nocciolo è l’opinione su Putin, segnalo che in Europa il cosiddetto lobbista dello zar è l’ex cancelliere socialista tedesco Gerhard Schröder".

Salvini ha quindi concluso che "il centrodestra deve coltivare l’unità in Europa come abbiamo fatto (e continueremo a fare) in Italia. Ce lo ha insegnato Berlusconi. Io non lo dimentico". Un nuovo appello agli alleati italiani, che però difficilmente cambieranno idea per quanto riguarda la linea a Bruxelles.

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