Il Libano concede l’estradizione per Marcello Dell’Utri
Il presidente della Repubblica del Libano, Michel Sleiman, ha firmato il decreto di estradizione per Marcello Dell'Utri poco prima della scadenza del suo mandato. Dell'Utri è stato condannato in via definitiva a 7 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa ed era risultato irreperibile in Italia. Individuato e catturato in Libano, per l'ex senatore e fedelissimo di Silvio Berlusconi, tra i fondatori di Forza Italia, si era aperta la fase dell'estradizione che Dell'Utri stesso aveva dichiarato pubblicamente di "non volere ostacolare".
Le difficoltà nell'estradizione di Marcello Dell'Utri dal Libano
Fino a qualche giorno fa fonti della presidenza libanese sostenevano che la richiesta di estradizione di Marcello dell'Utri non fosse ancora arrivata sul tavolo di Suleiman. Tuttavia è probabile che l'imminente scadenza del mandato del presidente del Libano e la profonda incertezza sulla successione, abbiano accelerato la risoluzione netta e definitiva di questo problema con l'Italia consentendo alle forze politiche libanesi di concentrarsi sulle questioni interne. L'ex parlamentare nonché capo di Publitalia 80 – dall’ospedale Al Hayat, dove è ricoverato in stato di detenzione – aveva dichiarato ai giornali di sentirsi un “prigioniero politico” e che in caso di estradizione in Italia avrebbe chiesto i servizi sociali “come Berlusconi”. La procedura per l'estradizione è la seguente: il decreto avrà esecutività nel momento in cui sarà pubblicato Gazzetta Ufficiale libanese, presumbilmente giovedì prossimo e da quell'istante ogni momento potrebbe essere quello giusto per consegnare Dell'Utri alle autorità italiane.