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Il leghista Castelli: “Kyenge è una nullità dal punto di vista politico”

Per l’ex ministro alle Infrastrutture la Lega sta dando troppa importanza a Cecile Kyenge. “La prima razzista è lei, così Roberto Castelli, perché si rifiutò di stringere la mano a un nostro consigliere di Milano”.
A cura di Susanna Picone
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Non accenna a placarsi la polemica che riguarda il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, da tempo al centro di diversi attacchi razzisti. Se Kyenge nei giorni scorsi ha chiesto al leader della Lega Nord Roberto Maroni di mettere fine agli insulti, da parte del Carroccio l’ultimo commento sul suo caso è arrivato per voce di Roberto Castelli. È stato l’ex ministro alle Infrastrutture, a margine della cerimonia di inaugurazione di un tratto della variante di Morbegno in Valtellina, a parlare della ministra. “Gli insulti – ha detto Castelli – sono sempre un errore, e lo dice un ex ministro che è stato molto insultato”. Ma a suo dire quelli nei confronti di Kyenge sono “un errore politico”. Questo perché secondo Castelli la Lega “sta dando troppa importanza a questa persona” che “dal punto di vista politico è una totale nullità e sta diventando un personaggio di primaria grandezza solo per i continui attacchi un po’ scomposti”. L’ex ministro leghista si è detto comunque convinto che Maroni interverrà alla maniera giusta: “Anzi, è già intervenuto combattendola sul piano delle idee”.

“Siamo riusciti a trasformare una che ha fatto un vero atto razzista in una vittima” – Ma Castelli non si ferma qui: a suo dire è la Kyenge la prima razzista “perché si rifiutò di stringere la mano a un nostro consigliere di Milano”. Dunque – denuncia Castelli – “siamo riusciti a trasformare una che ha fatto un vero atto razzista in una vittima”. In ogni caso, dal suo punto di vista, il “problema” di Kyenge sarebbe relativo alla sua impreparazione politica e alle sue idee sbagliate. È su questo piano che, secondo Castelli, la ministra va dunque combattuta. Intanto nulla si sa della telefonata che Maroni avrebbe dovuto fare a Kyenge per convincerla a partecipare alla festa della Lega Nord. Il governatore, intervenuto alla cerimonia in Valtellina, si è limitato a dire di essere lì “solo per parlare dell’opera”.

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