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Covid 19

Il Green Pass resta obbligatorio per i minorenni: non passa la proposta di Fratelli d’Italia

Questa mattina la Camera ha proseguito la discussione sul decreto Green Pass. Non è stato approvato l’emendamento di Fratelli d’Italia per esentare i minorenni dall’obbligo di certificazione, ma la proposta è stata votata dalla Lega. “Molti evidentemente si sono vergognati e sono usciti per non votare”, ha detto Claudio Borghi.
A cura di Giuseppe Pastore
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Il Green Pass resterà in vigore per i minori di 18 anni. La Camera ha respinto, con 268 voti contrari e 137 favorevoli, l'emendamento presentato da Fratelli d'Italia per eliminare l'obbligo di certificazione verde per i minorenni. Questa mattina, proseguendo l'esame sul dl Green Pass iniziato ieri, l'Aula ha votato a scrutinio segreto il provvedimento per modificare l'art. 9-bis, comma 3, del decreto aggiungendo "ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale" anche "i minori di anni diciotto".

Dal partito di Giorgia Meloni hanno difeso la modifica del testo, sostenendo non solo che gli under 18 non sarebbero esposti alla forma grave della malattia da Covid-19, ma anche che bisognerebbe sollevare le famiglie dal costo del tampone, da ripetere ogni 48 ore, nel caso in cui il minore non si vaccini. “Deve essere una scelta consapevole e informata delle famiglie”, ha detto in Aula la deputata Monica Ciaburro (FdI). Il tema, però, è l’applicazione del Green Pass ai minorenni e non il vaccino. Lo ribadiscono i deputati di Fratelli d’Italia durante il dibattito. “Il tema è il Green Pass, non la contrapposizione tra pro-vax e no-vax che la sinistra vuole far passare” ha detto Paolo Trancassini (FdI). “Questa non è tutela dei nostri giovani, ma limitazione della libertà personale – ha rincarato la dose il deputato Federico MolliconeSiete indecenti”.

Green Pass per i minori: la Lega vota ancora con Fratelli d'Italia 

Erano due gli emendamenti sull'esenzione dal Green Pass per i minorenni. Sono stati entrambi respinti: il primo, con votazione palese, con 131 voti a favore e 267 contrari e il secondo, a scrutinio segreto, con 137 voti favorevoli e 268 contrari.  Tra i 137 a favore, ci sarebbero anche i deputati della Lega. Lo fa sapere in un tweet il deputato Claudio Borghi: "Primo emendamento su esenzione green pass per i minorenni votato anche dalla Lega. Respinto. Voti favorevoli largamente inferiori alla maggioranza assoluta. Molti evidentemente si sono vergognati e sono usciti per non votare".

Borghi è intervenuto anche durante il dibattito: "Stiamo parlando di bambini per i quali l'inclusione nel programma Green Pass comporta de facto un obbligo o un forte incentivo alla vaccinazione. Il Covid risparmia i bambini. Stiamo esponendo i nostri bambini ad un rischio". Diversa la posizione delle altre forze della maggioranza: "Vero che i bambini sono i meno colpiti dal Covid, ma la vaccinazione si fa non solo per proteggere l'individuo, ma la comunità", ha detto dal Partito democratico il pediatra Paolo Siani. "Dopo sei mesi i bambini che si sono ammalati hanno ancora disturbi da Covid – ha aggiunto Siani -. Io li salvo tutti i bambini con il vaccino, anche quelli con malattie croniche”.

Si ripete così quello che era già accaduto ieri. Il partito di Matteo Salvini, parte della maggioranza di governo, ha votato con l'opposizione. Secondo il leader della Lega non ci sarebbe nessun rischio per la stabilità del governo Draghi: "Tutti erano informati", ha dichiarato dopo il dibattito di ieri. Tra le reazioni della giornata, si registra anche quella di Giuseppe Conte che ha invitato il Carroccio a "prendere una posizione chiara".

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