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Il governo vuole utilizzare l’intelligenza artificiale per semplificare le leggi

La ministra Casellati ha spiegato che il governo sta sperimentando la “semplificazione normativa” attraverso l’intelligenza artificiale, per evitare di “ingolfare i tribunali”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Semplificare, semplificare, semplificare. È la missione principale della ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, oltre a portare a termine la revisione costituzionale con l'introduzione del premierato (che nelle prossime settimane arriverà in Cdm). Dall'inizio del mandato governativo, l'ex presidente del Senato ha portato più volte in Consiglio dei ministri l'abolizione di migliaia di regi decreti. La sburocratizzazione del sistema italiano è stata indicata più volte come la soluzione a molti problemi, visto che il grande numero di norme in vigore – molte delle quali superate – rischia di creare contrasti nell'applicazione delle leggi. E, di conseguenza, tempi molto più lunghi.

Non è solo una questione di principio: sburocratizzare significa rendere più efficiente il sistema e contemporaneamente più attrattivo. "La semplificazione attira investimenti perché dà regole chiare – ha spiegato Casellati durante un'iniziativa pubblica sul tema – Io ho cominciato con l'eliminazione di 22mila regi decreti". Alla fine di ogni Consiglio dei ministri, in effetti, nel comunicato diffuso si legge spesso di qualche migliaio di vecchi decreti aboliti.

"Il mio lavoro è a tutto campo – ha aggiunto ancora la ministra delle Riforme – e sto verificando la possibilità con un gruppi di lavoro di applicare l'intelligenza artificiale per la semplificazione normativa". Dopo l'annuncio, Casellati ha precisato di essere "la prima in Europa" a tentare questo tipo di approccio, che è in fase di sperimentazione. Uno degli obiettivi è "verificare se ci sono sovrapposizioni che danno luogo a interpretazione diverse" e "ingolfano i tribunali". Insomma, l'intelligenza artificiale viene utilizzata per scoprire eventuali norme in contrasto tra loro e risolvere più rapidamente i contrasti, evitando di doverle cercare manualmente una a una. La missione della ministra continua, anche con l'aiuto della tecnologia.

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