Il governo vuole tagliare un po’ di bonus nella prossima legge di Bilancio
Troppi bonus, ora il governo lavora a ridurre incentivi e agevolazioni nella prossima Manovra. Da alcuni giorni circolano varie ipotesi sulle misure che potrebbero trovare spazio nella prossima legge di Bilancio: alcune, come il taglio del cuneo fiscale, saranno quasi sicuramente riconfermate, mentre altre verrano modificate o tagliate. Dovrebbe essere questa la sorte di diversi bonus, che il governo punta a sfoltire. "Ripensare qualche spesa sarebbe doveroso", ha detto il presidente della commissione Finanze alla Camera, in un'intervista a ilSussidiario.net. "Ci sono dei bonus, tipo quello famoso sul monopattino, che appaiono come spese clientelari e che adesso non hanno più ragione di esistere. Se non ricordo male, c'è una foresta di 625 tipi di bonus, di fiscalizzazioni, di incentivi vari, per 125 miliardi l'anno. Lì si può intervenire, e si può fare molto", ha proseguito.
Non è chiaro per ora quale agevolazione sta per essere eliminata."Siamo davanti a una selva importante di incentivi, bonus, deduzioni. Se hanno un valore sociale ‘assoluto', come la deduzione delle spese mediche, o di volano per l'economia, non si toccano. Se non hanno questi due requisiti, si pensa come e dove intervenire", ha anticipato il deputato.
Qualche settimana fa il sottosegretario al Mef, Federico Freni, aveva già parlato di un'azione di questo tipo. Anche lui aveva detto che non era intenzione del governo toccare le agevolazioni in campi importanti come quello della sanità o del lavoro, precisando però che un lavoro di revisione degli incentivi fosse doveroso: "Una tax expenditures è doverosa perché ci sono decine di micro agevolazioni che hanno uno scarso impatto. Un'attenta operazione di pulizia permetterà di rendere il sistema più efficiente. Ma non toccheremo certamente le detrazioni per spese mediche, casa e lavoro", aveva detto.
Qualche certezza in più si avrà nelle prossime settimane, sicuramente dopo il 30 agosto, giorno in cui è previsto un vertice tra i leader dei partiti di maggioranza – Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani – per fare il punto, tra le altre cose, anche sull'impostazione della prossima Manovra. A quel punto, forse, si saprà quale bonus dovremo salutare.