Il governo vuole rendere il green pass obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici
Più passano i giorni, più le strade sembrano due: da un lato l'utilizzo più esteso del green pass obbligatorio, dall'altro il vaccino obbligatorio (se la prima non dovesse bastare). A ipotizzarlo sono gli stessi membri del governo, che riflettono sulle diverse possibilità e rilasciano dichiarazioni più o meno allineate. Una cosa è certa: c'è un dibattito aperto e il Consiglio dei ministri di domani, previsto alle 17, sarà senz'altro l'occasione per parlare dell'emergenza Afghanistan, ma anche per ritrovarsi dopo più di due settimane e cominciare a capire verso che strada si sta andando per uscire dalla pandemia di Covid. Già ieri la ministra Gelmini aveva definito "non un'eresia" l'obbligo vaccinale. Un pensiero condiviso con il collega – di governo e di partito – Brunetta, che però ha anche spiegato nei giorni scorsi che potrebbe non servire se dovesse bastare il green pass obbligatorio: "Così i cittadini avranno deciso autonomamente".
Una delle ipotesi in campo, che prende sempre più piede nell'attesa di capire se davvero il vaccino contro il Covid diventerà obbligatorio per legge, è quella di estendere il green pass a tutti i dipendenti pubblici. A sottolineare che c'è una discussione in corso è stato un altro ministro – Giovannini – parlando al meeting di Rimini della possibilità di inserire la certificazione verde obbligatoria per i conducenti del trasporto pubblico: "È un tema che guarda gli obblighi di chi svolge attività lavorative nel pubblico e il governo sta riflettendo su questi temi".
Il Consiglio dei ministri di domani non sarà centrato su questi argomenti, ma è chiaro che nelle prossime settimane il governo dovrà decidere la linea da seguire: in primis si guarderà, come sempre, ai dati dei contagi, delle ospedalizzazioni e dei vaccinati. Mancano tre settimane al ritorno in classe di milioni di studenti, tutti insieme in presenza, e in questo senso il nodo sono ancora i trasporti: "Stiamo lavorando da mesi per preparare la ripartenza", ha assicurato il ministro Giovannini. Poi ha commentato il ritorno dei controllori sui mezzi pubblici annunciato ieri: "Il rischio di reazioni scorrette da parte di chi non paga il biglietto o viene sanzionato per il mancato uso della mascherina esiste come esisteva prima – ha spiegato – Esiste già nella legge di bilancio per il 2021 la possibilità per i controllori di fare anche il controllo del rispetto delle norme anticovid".