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Il governo vuole confermare i fringe benefit fino a mille euro per tutti i lavoratori

L’esecutivo vuole rendere esentasse i fringe benefit fino a mille euro per tutti i lavoratori, la misura dovrebbe entrare in manovra insieme alla tassazione agevolata dei premi di produttività.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I fringe benefit potrebbero essere completamente detassati per tutti i lavoratori fino a mille euro. È una delle proposte che arriva dai ministeri in vista della scrittura della prossima legge di Bilancio. Dopo la pausa estiva, il governo dovrà concentrarsi sulla manovra. La priorità sarà la conferma del taglio del cuneo fiscale, che altrimenti rischia di annullare l'effetto dell'aumento di stipendio per milioni di italiani, ma tra le altre misure riguardanti il lavoro spuntano anche le detassazioni dei premi e benefit.

Al momento, i fringe benefit sono esentasse fino a tremila euro, ma solo per i lavoratori che hanno figli. Secondo il Sole24Ore, il governo è pronto a portare a mille euro la soglia tax free per tutti i lavoratori. Resta da capire se resterà la soglia più alta per chi ha figli. I fringe benefit, vale la pena di ricordarlo, sono delle forme di integrazioni al reddito che possono essere aggiunte alla busta paga dal datore di lavoro. Fanno parte del cosiddetto welfare aziendale e sono, ad esempio, i buoni pasto o i buoni benzina.

Allo stesso tempo, il governo vuole confermare la detassazione al 5% dei premi di produttività. In questo caso parliamo di una somma di denaro, a differenza dei fringe benefit che invece sono integrazioni non sotto forma di denaro (anche se, negli esempi citati, la differenza è poca).

Il governo riflette anche sugli incentivi occupazionali per donne e giovani e lavora per confermare i 6/7 punti di taglio del cuneo contributivo, la vera impresa da portare a termine nella prossima manovra. Secondo le ultime indiscrezioni, l'esecutivo vorrebbe mantenere il taglio a 5 punti, come promesso in campagna elettorale, e colmare il vuoto lasciato con la riforma delle aliquote Irpef. A giugno 2024 ci sono le elezioni europee e cominciare l'anno con un nuovo caso benzina sarebbe un pessima mossa a livello politico.

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