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Il governo vuole abolire la protezione speciale per i migranti: l’annuncio di Meloni a Cutro

La premier Giorgia Meloni ha annunciato nella conferenza stampa a Cutro che nel decreto varato dal Cdm è prevista una restrizione della protezione speciale: “La fattispecie si è allargata a dismisura, ma il nostro obiettivo è abolirla e sostituirla con una norma di buon senso”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta in conferenza stampa questa sera al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto a Cutro, per far sentire la vicinanza del governo ai cittadini del Comune calabrese e ai familiari delle vittime del naufragio avvenuto lo scorso 26 febbraio, in cui hanno perso la vita oltre 70 persone che viaggiavano a bordo di un caicco che si è schiantato contro una secca.

"Viene nuovamente ristretta la protezione speciale, la cui fattispecie era stata allargata a dismisura: l'intento del governo è abolirla e sostituirla con una norma di buonsenso che corrisponda alla normativa europea di riferimento", ha annunciato questa sera la premier, spiegando che nel provvedimento approvato questa sera all'unanimità ci sono anche "norme per la semplificazione delle procedure di espulsione, per il potenziamento dei Cpr, norme per interventi nei casi di gestione opaca dei centri per migranti".

La protezione speciale fino ad ora ha consentito ai richiedenti asilo, che non avevano le caratteristiche per ottenere né lo status di rifugiato né la protezione sussidiaria, di ottenere un permesso di soggiorno, perché in base alle valutazioni della Commissione Territoriale rischiavano di subire persecuzioni nel Paese di origine per motivi di razza, di orientamento sessuale, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un gruppo sociale.

Era stato il decreto Sicurezza varato dal governo Conte e firmato da Salvini ad abrogare il permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituendolo appunto con quello per protezione speciale. La modifica introdotta con la legge 173/2020 ha ampliato i presupposti per il suo rilascio: la protezione speciale ha durata biennale e successivamente può essere convertita in altro titolo di soggiorno. Durante la durata della protezione speciale la persona è protetta dall'espulsione o dal respingimento verso uno Stato in cui potrebbe subire persecuzioni. E con la modifica del 2020 è stato stabilito che non è possibile l'allontanamento dello straniero dal territorio nazionale, se questo comporta una violazione del diritto al rispetto della propria vita privata e familiare.

"La conferenza stampa della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata imbarazzante. La Meloni non si è minimamente scusata per gli errori commessi nella notte della tragedia, anzi ha addirittura ringraziato il ministro Piantedosi, assolvendo lui e il governo da possibili responsabilità. Oltre al cordoglio non una parola su chi si è salvato", ha commentato il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

"La destra al governo – ha aggiunto – come al solito tratta la vicenda immigrazione con un approccio securitario: pene più severe, più centri di detenzione, più espulsioni, abolizione della protezione speciale con una non meglio precisata norma di buonsenso. Un mix che colpisce sia chi arriva nel nostro Paese scappando da guerre, fame e carestia e sia chi porta i migranti verso le nostre coste. Niente sull'accoglienza, niente su come una volta arrivati nel nostro paese i migranti possano essere inseriti nella società".

"Niente di niente sulla solidarietà. Per la Meloni l'unico problema sono gli scafisti. La destra di governo è la stessa destra di sempre". 

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