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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Il governo sta pensando di inviare carabinieri in Palestina, Crosetto: “Ce lo chiedono gli Usa”

“Oggi a Gaza è richiesto il nostro intervento dei carabinieri italiani”. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha confermato l’indiscrezione circolata in questi giorni sull’invio di un corpo di carabinieri in Medio Oriente dopo la rapida escalation del conflitto.
A cura di Giulia Casula
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"Oggi a Gaza è richiesto il nostro intervento dei carabinieri italiani". Con queste parole il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha confermato l'indiscrezione circolata in questi giorni sull‘invio di un corpo di carabinieri in Medio Oriente dopo la rapida escalation del conflitto. 

Nel corso del suo discorso in occasione della cerimonia di avvicendamento del nuovo capo di Stato maggiore della Difesa, nell'aeroporto militare di Ciampino, il ministro ha spiegato che l'invio dipenderà da diversi fattori. "Intanto dobbiamo verificare le condizioni di sicurezza, la fattibilità e tutto il resto, poi decideremo"

Già due giorni fa, in commissione Difesa, Crosetto aveva riferito che dagli Stati Uniti era arrivata la richiesta, al governo italiano, di inviare 200 carabinieri a Gerico, in Cisgiordania, per contrastare le forze di polizia palestinesi. "La richiesta su Gaza ci è stata fatta direttamente dal segretario di Stato Antony Blinken", ha ribadito il titolare della Difesa.

Secondo alcune anticipazioni fornite dal Corriere, i reparti coinvolti potrebbero essere quelli della seconda brigata mobile. In particolare, si tratterebbe dell'unità speciale rappresentata dal primo reggimento paracadutisti, assieme al settimo reggimento "Trentino Alto Adige" e il tredicesimo reggimento "Friuli Venezia Giulia".

Lo scorso anno, il 15 ottobre, a una settimana dall'attacco terroristico di Hamas, i 28 carabinieri basati a Gerico avevano lasciato la missione a causa dello scoppio del conflitto. L'operazione, guidata da Roma, in collaborazione con le autorità palestinesi, consisteva nell'addestramento del contingente e vedeva la partecipazione di Francia e Spagna. Dopo circa un anno dalla sospensione dell'iniziativa di cooperazione, ora Washington è tornata a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine italiani in vista di una futura possibile tregua.

In questo caso il contingente potrebbe essere più numeroso: circa 200 uomini da inviare a in Medio Oriente per guidare la missione di pace. Da Israele sarebbe già arrivato l'ok, ma a Palazzo Chigi la questione resta ancora da valutare. In passato gli uomini dell'Arma sono già stati impegnati in cicli di addestramento simili come la Presidential Guard, la National Security Force o la Palestinian Civil Police. Ma sul tavolo restano diversi aspetti da considerare, a partire dalle condizioni di sicurezza e dai costi che un loro intervento potrebbe comportare.

Per il momento quindi, il governo resta indeciso sul da farsi, ma per Giorgia Meloni sarà difficile tirarsi indietro. In ballo ci sono l'immagine dell'Italia e l'equilibrio delle relazioni con gli alleati.

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