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Il governo sta pensando all’abolizione del Green pass all’aperto: quando può essere eliminato

Per il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, con la fine dello Stato di emergenza potrebbe arrivare un graduale allentamento del Green pass, a partire dai tavoli all’aperto di bar e ristoranti.
A cura di Giacomo Andreoli
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Ben presto potremmo dire addio al Green Pass all'aperto. Il governo oramai ci sta ragionando da giorni e a ripeterlo oggi è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Secondo l'esponente dell'esecutivo, intervenuto a Radio 24, «l'abolizione della certificazione verde all'aperto a partire da aprile è un'ipotesi in campo, perché mi pare che fortunatamente i dati sulla pandemia siano positivi». Alla fine dello Stato d'emergenza, quindi, potrebbe arrivare una fase nuova, con un rallentamento graduale delle misure restrittive.

Secondo il sottosegretario, al momento, l'obiettivo numero uno del Paese deve essere il completamento delle terze dosi. Nelle prossime settimane, però, assicura che «si ragionerà sull'eliminazione delle mascherine anche al chiuso, facendo una valutazione tra i luoghi più affollati e quelli dove si concentrano meno persone». Tutto mantenendo un principio generale di prudenza, per non affrettare troppo i tempi e rischiare di vanificare i sacrifici fatti finora dai cittadini.

Quanto all'obbligo vaccinale per gli over 50 Costa spiega che si potrebbe anche andare oltre la data del 15 giugno. Il governo valuterà infatti i dati delle prossime settimane e a ridosso di quella data deciderà il da farsi, ma senza escludere ad oggi alcuna proroga, perché ci sono ancora circa 1,5 milioni di persone in quella fascia d'età senza alcuna dose.

In arrivo la capienza al 100% per gli stadi

L'esecutivo sta poi velocizzando l'aumento della capienza massima degli stadi, fino al 100%. Secondo Costa ci si potrebbe arrivare anche prima della fine dello Stato di emergenza. «Dobbiamo provare – ha spiegato – a fare uno sforzo in più, il 24 c'è la partita della nazionale di calcio a Palermo e già in quell'occasione si potrebbe arrivare alla capienza massima».

E a proposito di sport, il sottosegretario non si dice convinto di quanto proposto dalla collega al governo Valentina Vezzali. Secondo l'ex schermitrice, stando alle attuali norme sulle competizioni sportive, Novak Djokovic può partecipare agli Internazionali di tennis in programma a Roma dal prossimo 2 maggio. Questo nonostante non sia vaccinato, perché la competizione è all'aperto. Costa, invece, attacca il tennista. «Quando sei un personaggio famoso – argomenta – devi dare il buon esempio e farti testimonial della campagna vaccinale, non il contrario».

Colori delle Regioni e restrizioni all'ingresso per i turisti

Quanto al sistema dei colori delle Regioni in base al rischio, oramai è evidente che il governo ne promuoverà il superamento. Il sottosegretario spiega che si manterrà soltanto la zona rossa, visto che ci sono 49 milioni di vaccinati ed è possibile realizzare un monitoraggio attento sulla situazione ospedaliera.

Infine per le restrizioni ai turisti in ingresso in Italia Costa dice che «sicuramente nelle prossime settimane ci saranno delle modifiche che faranno tornare il nostro paese attrattivo, anche nella lista dei Paesi con cui c'è uno scambio di persone più libero».

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