Il governo presenta 4 emendamenti alla Manovra, in tema di pensioni dei medici e Ponte sullo Stretto
Il governo presenterà quattro emendamenti alla Manovra. E per poterlo fare chiede di far slittare l'arrivo della legge di Bilancio in Aula al Senato dal 12 dicembre al 18. "Il governo ha condiviso l'ipotesi di spostare al 18 l'approdo della manovra in aula al Senato, perché c'è necessità di depositare emendamenti su alcuni questioni molto importanti", ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al termine della riunione dell'ufficio di presidenza al Senato.
Entrando nello specifico delle richieste di modifica che il governo intende presentare, il ministro ha aggiunto: "La prima riguarda la revisione del calcolo delle pensioni del personale sanitario, molto atteso. La seconda la copertura dell'accordo sindacale con le forze armate di polizia in tema di rinnovo dei contratti. Poi il governo stanzierà un fondo aggiuntivo per le regioni speciali che hanno avuto una penalizzazione con la delega fiscale (rinnovo delle trattenute Irpef), e poi ci sarà un fondo per ristorare le regioni ordinarie per l'aumento dei costi dell'energia. Il quarto è sugli investimenti, in particolare una rideterminazione dei costi del Ponte sullo Stretto, con una diversa strutturazione dei costi a carico dello Stato e della Regione".
Prendendo la parola al termine della conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri – in quota Forza Italia – ha ribadito: "Il governo ha annunciato quattro temi che saranno affrontati: pacchetto sicurezza-difesa, previdenza anche in riferimento al settore della sanità, enti territoriali e temi legati agli investimenti, fra cui il ponte sullo Stretto e le infrastrutture. Argomenti che saranno affrontati con appositi emendamenti che depositerà nelle prossime ore".
Non sono tardate ad arrivare le proteste da parte dell'opposizione. "Gli emendamenti del governo alla legge di bilancio sulla previdenza riguardano solo gli operatori sanitari, questo ci preoccupa perché non sono le richieste fatte dai medici nello sciopero di ieri e non toccano tutti gli altri operatori, continueranno a penalizzare gli insegnanti e tutti gli altri dipendenti pubblici": ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, al termine del vertice. Per poi aggiungere: "Stiamo assistendo allo spettacolo pietoso. La verità è che quelli che dovevano essere pronti sono semplicemente nel caos, incapaci di scrivere una Manovra che sappia affrontare le esigenze e le emergenze del nostro Paese. Siamo molto preoccupati".