Il governo non ha ancora idea di cosa fare con la riforma del Mes e prende tempo
I battibecchi e le polemiche sulla riforma del Mes tengono ormai banco da mesi, se non anni. Il governo però non ha ancora deciso cosa vuole fare. E rinvia per l'ennesima volta il confronto. Tanto che le opposizioni decidono di abbandonare compatte la commissione Bilancio alla Camera, in protesta con l'atteggiamento della maggioranza: è accaduto oggi, quando la capogruppo di Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli, ha chiesto chiarimenti "effetti finanziari della riforma del Mes" e il sottosegretario all'Economia Federico Freni si è riservato di rispondere "domani". Secondo le opposizioni non sarebbe altro che un teatrino per prendere tempo e rinviare, ancora, una decisione.
È Luigi Marattin, di Italia Viva, a raccontare l'accaduto. "C'è un'apposita nota del Mef" che risale al 21 giugno scorso, ha sottolineato. "Ho quali delle domande non trovano risposta nella nota di sei mesi fa. È l'ennesima presa in giro". Sulla stessa linea il deputato dell'Alleanza Verdi e Sinistra, Marco Grimaldi: "È una sceneggiata irripespettosa, teatrino inutile e non richiesto". Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, alla domanda di chiarimento sugli effetti finanziari della riforma del Mes della collega di maggioranza Freni avrebbe risposto: "Le domande dell'onorevole Lucaselli non sono poche e alcune mi colgono impreparato, chiederei alla commissione di potervi rispondere nella giornata di domani. Non ho il dono della prescienza e dell'onniscenza e vi chiederei di rinviare queste risposte a domani".
La ratifica della riforma del Mes è calendarizzata per questa settimana alla Camera, dopo l'esame di altri provvedimenti. I lavori, però, stanno procedendo a rilento e secondo l'opposizione sarebbe la maggioranza a farsi ostruzionismo da sola per far slittare l'esame delle modifiche al Trattato del Mes. La paura è che si vada alla prossima settimana, quando però la priorità dell'Aula di Montecitorio sarà per forza di cose il via libera alla legge di Bilancio. Di conseguenza, verrebbe tutto rimandato a dopo le feste natalizie.
Le opposizioni si sono già appellate al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per chiedergli di far rispettare il calendario dei lavori. Domani mattina è convocata una nuova conferenza dei capigruppo dove si discuterà anche l'iter della Manovra: non è escluso che in quell'occasione la maggioranza chieda un rinvio dell'esame della riforma a dopo l'Epifania.