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Il Governo Monti alla prova della Camera: la diretta del voto di fiducia

Dopo il si ottenuto ieri al Senato, il nuovo Esecutivo si prepara ad ottenere il definitivo via libera dal Parlamento con il voto di fiducia a Palazzo Madama. Ecco la diretta del voto di fiducia.
A cura di Antonio Palma
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Il voto di fiducia alla Camera

Ultimo passo prima di mettersi al lavoro per il Governo Monti, che oggi affronta il voto di fiducia alla Camera dopo aver incassato il Sì del Senato ieri sera. Lo schieramento dei voti a Montecitorio quasi sicuramente rifletterà quello di Palazzo Madama, con tutti i partiti disposti ad appoggiare il nuovo Governo, nonostante i distinguo. Solo la Lega ha detto di voler rimanere all’opposizione come ha fatto ieri al Senato.

Mario Monti ha già presentato ieri le linee programmatiche del Governo in una seduta convocata appositamente, ed oggi il programma alla Camera prevede l’inizio dei lavori a partire dalle 9:45, dalle 10, invece, inizierà la vera e propria discussione. Dopo la replica del nuovo Presidente del Consiglio, prevista intorno alle 12 ci saranno le dichiarazioni di voto finali. Delusa la grande attesa per il discorso del Premier uscente, Silvio Berlusconi, che invece ha lasciato che fosse Fabrizio Cicchitto ad annunciare il sì a Monti del Pdl.

11: 20 – Benedetto della Vedova di Futuro e Libertà anticipa subito che "questo è il nostro Governo, di cui ci sentiremo responsabili e noi cercheremo di essere una forza di stabilità […] La strada per un vero recupero passa dalla questione fiscale. Dobbiamo essere consapevoli che in Italia il reddito non ha prodotto il patrimonio". Investire sulla banda larga, nella defiscalizzazione degli investimenti privati e soprattutto sulla crescita del comparto produttivo, questi i punti principali dell'analisi dell'esponente di Fli. "Molte decisioni europee ed internazionali rischiano di sfavorire il nostro Paese se non c'è un governo autorevole e questa è la sua missione: fare in modo che l'Italia torni ad essere un grande paese".

10: 58 – A parlare per il Popolo della Libertà è Fabrizio Cicchitto. "Alcune parti significative dell'elaborazione programmatica del vecchio Governo sono state recepite nel discorso di Monti. Alcune cose avvenute dopo le dimissioni di Berlusconi hanno dimostrato come il problema non fosse un nome e cognome (riferendosi all'andamento dello spread e non risparmiando una stoccata a Sarkozy, ndr)". Poi una sostanziale rivendicazione dei risultati ottenuti dal Governo precedente, "il nodo della crescita risale agli anni 90 […] Lei signor Presidente conosce la nostra posizione sull'imposta patrimoniale e sull'Ici […] Non c'è una maggioranza politica, ma solo una maggioranza parlamentare e non era mai successo. Noi sperimenteremo tutti un percorso assai difficile che avrà il suo riscontro in Parlamento e alcune scelte che avete fatto nella composizione del Governo rischiano di complicare le cose". Infine una considerazione netta: "E' evidente che noi alle prossime elezioni ci presenteremo su schieramenti alternativi, pur tuttavia noi confermiamo il nostro voto di fiducia".

10: 48 – E' il turno di Gian Luca Galletti dell'Unione di Centro, che sottolinea sin dal principio l'appoggio convinto del suo gruppo al nuovo Governo. "Siamo convinti che il Paese abbia compreso il momento economico e che saprà accettare i sacrifici, a condizione che anche la politica sia disposta a farli. Anzi, vorrei dare una lettura diversa dei sacrifici, chiamandoli investimenti…sulle nuove generazioni, per il futuro dei nostri figli, come un nuovo patto generazionale […] E' così impopolare fare una riforma del fisco? Io ritengo di no, perchè il nostro è un sistema ingiusto, incerto e complicato, una vera zavorra sul nostro Paese". Ancora una volta il passaggio cruciale è sulle famiglie, che "hanno salvato l'Italia" e che devono essere maggiormente tutelate.

10: 38 – Più articolato, anche in virtù del maggior tempo a disposizione, l'intervento di Massimo Donadi, Capogruppo dell'Italia dei Valori. "Noi non diamo un voto di fiducia con la retromarcia innestata, crediamo che nella sua relazione vi siano molti punti di convergenza […] Questo lo riteniamo un Governo del Presidente della Repubblica, che ha individuato in lei l'uomo giusto per farci uscire dalla tempesta". Poi nel dettaglio la sottolineatura delle criticità, compresa una stoccata al nuovo ministro dell'Ambiente, "colpevole" di aver rimesso in discussione l'uscita dal nucleare dell'Italia. Poi la chiusura: "Noi metteremo sempre davanti a tutto l'interesse collettivo, a partire da una legge dell'esempio, che faccia pagare i costi della crisi a quelli che non hanno mai pagato […] mettete mano agli enti di seconda grado dai quali si può ricavare più di qualsiasi draconiana riforma delle pensioni, muoviamoci per il dimezzamento dei parlamentari e per il taglio delle auto blu".

10: 27 – A seguire Elio Belcastro, di Grande Sud, annuncia il suo appoggio al Governo, sottolineando la necessità di prendere misure concrete contro la crisi che sta colpendo in particolare il Meridione.

10:25 – Confermato il No della Lega Nord anche alla Camera dei Deputati. Mentre da Mario Pepe, del gruppo Repubblicani – Azionisti, arriva un convinto sì: "Serve uno Stato della sicurezza dei diritti, lei deve rafforzare le istituzioni"

10:22- Mentre proseguono gli interventi, continuo è il via vai di deputati verso i banchi del Governo, che ha costretto il Presidente della Camera, Fini, ad intervenire per portare ordine nell'Aula.

10:17- Presenti il Premier e tutti i Ministri, che entrando per la prima volta a Montecitorio vengono congratulati da molti onorevoli.

10:13- In questo momento sta parlando Dario Franceschini del Pd.

10:10- E' iniziato il dibattito alla Camera sul documento programmatico presentato dal Governo ieri.

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