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Il governo Meloni vuole davvero alzare la tassa di successione?

Vari esponenti dell’esecutivo e della maggioranza hanno passato la giornata a smentire l’indiscrezione secondo cui il governo starebbe lavorando a un aumento della tassa di successione per finanziare la manovra.
A cura di Tommaso Coluzzi
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A oltre un anno dalla sfortunata proposta di Enrico Letta, allora segretario del Partito Democratico, di aumentarla per creare una dote per i diciottenni, si torna improvvisamente a parlare della tassa di successione. E lo si fa, incredibile ma vero, perché secondo alcune ricostruzioni il governo Meloni vorrebbe alzarla per reperire parte dei fondi necessari per finanziare la manovra. Il centrodestra è sempre stato storicamente contrario all'imposta – tanto che Berlusconi, nel 2001, la abolì temporaneamente – ma ora potrebbe aver cambiato idea. O almeno, questo è ciò che riportava questa mattina Repubblica: una nuova misura inserita in un decreto che arriverà lunedì in Consiglio dei ministri insieme alla legge di Bilancio, che preveda un'imposta di successione più onerosa per i parenti lontani, almeno dal terzo grado in poi.

I soldi ottenuti aumentando questa tassa servirebbero a finanziare la manovra stessa, che ancora necessita di coperture. Oltre ai 15,7 miliardi presi a debito, il governo deve trovare almeno altri 7 miliardi per arrivare ai 22 previsti per la legge di Bilancio. Un'impresa non facile, che potrebbe passare per un aumento dell'imposta tanto criticata.

Durante la giornata, però, vari esponenti della maggioranza hanno detto chiaramente che ciò non avverrà: "Forza Italia è contro nuove tasse e in particolare quelle di successione che sarebbero improprie – ha attaccato il capogruppo alla Camera Barelli – Difatti riguarderebbero proventi già tassati all'origine quando gli stessi proventi sono stati generati. Peraltro mai questa materia è stata trattata o è stata fatta oggetto di ipotesi nelle riunioni tra gli alleati di governo". Poco dopo le ha fatto eco l'omologa al Senato Ronzulli: "Aumento tasse di successione? Ipotesi solo giornalistica e comunque non nel nostro nome".

La conferma è arrivata anche dal viceministro all'Economia, Maurizio Leo, che ha chiosato: "Per il momento non se ne parla". Per esserne certi, però, bisognerà aspettare lunedì, quando il decreto fiscale arriverà in Consiglio dei ministri accanto alla manovra.

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