Il governo Meloni valuta di alzare le pensioni minime a 700 euro nel 2024, ma solo per qualcuno
Spunta l'ipotesi di un nuovo aumento per le pensioni minime, nel 2024. Per quest'anno, con la legge di bilancio approvata a dicembre 2022, il governo Meloni ha fissato un aumento rivolto soprattutto agli over 75: per loro l'assegno minimo è passato a 600 euro (per la precisione a 599,82 euro), con un incremento del 6,4% deciso per legge. Per gli altri, è salito a 572,20 euro al mese, con un più modesto +1,5%. L'anno prossimo ci sarà la rivalutazione automatica in base all'inflazione da parte dell'Inps, che porterà gli assegni minimi vicini ai 600 euro per tutti. L'esecutivo, però, spinto soprattutto da Forza Italia, potrebbe cercare le risorse per portare un ulteriore aumento: 700 euro al mese, ma ancora una volta solo per gli over 75.
Cosa succede alle pensioni nel 2024, anche a prescindere dal governo
Ciò che è già sicuro è che l'anno prossimo ci sarà una rivalutazione automatica legata all'inflazione, e che anche nel 2024 questa sarà piuttosto sostanziosa. Il tasso di inflazione è in calo, ma a maggio è stato comunque del 7,6%. Insomma, è ragionevole pensare che la rivalutazione delle pensioni aumenterà gli assegni minimi tra il 5% e il 6%. La previsione fatta nel Def è del 5,4%.
Considerando anche il conguaglio per la rivalutazione del 2022, quindi, qualunque siano le intenzioni politiche del governo il prossimo anno le pensioni minime Inps saliranno ancora. Facendo alcuni calcoli, sembra probabile che si avvicineranno molto ai 600 euro, per gli 1,3 milioni di persone che le ricevono.
A questa cifra, l'esecutivo di Giorgia Meloni ha già deciso di aggiungere il 2,7%: lo ha stabilito nella stessa legge di bilancio di dicembre 2022. Questo aumento sarà uguale per tutti, a prescindere dall'età. Quindi chi ha meno di 75 anni ci guadagnerà, mentre per gli over 75 ci sarà un ‘taglio' virtuale di alcuni punti percentuali sull'assegno rispetto al 2023.
Perché la maggioranza potrebbe decidere di aumentare ancora le pensioni minime
Il governo, però, potrebbe decidere di intervenire ancora per portare un ulteriore aumento, che si tratti di una riforma complessiva delle pensioni o direttamente di un articolo nella prossima legge di bilancio, come fatto in precedenza. Questa decisione diventerà oggetto di dibattito già nei mesi dell'estate, probabilmente, per essere poi definita e approvata tra novembre e dicembre.
In Parlamento è già stata depositata più di una mozione che impegna il governo ad aumentare le pensioni minime nei prossimi anni. I testi di Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 stelle e Forza Italia sono stati abbinati, e saranno discussi nei prossimi giorni. Proprio Forza Italia, in quanto partito di maggioranza, è forse lo sponsor principale di questa misura: Silvio Berlusconi ha promosso a lungo lo slogan della pensione minima a mille euro, e Antonio Tajani ha già chiarito che il partito non rinuncerà a questa "battaglia".
Le ipotesi di modifica e quanto costa metterle in pratica
La stima è che alzare da subito tutte le pensioni minime a mille euro costerebbe 19,5 miliardi di euro circa. Se si aggiungessero anche tutti coloro che ricevono un assegno fino a due volte il minimo, il costo salirebbe a 31,2 miliardi di euro. Entrambe cifre del tutto irraggiungibili, nella prossima manovra. Anche per questo, l'obiettivo dichiarato è arrivare a mille euro di assegno entro la fine della legislatura. I passi intermedi, però, non sono definiti – anche perché è più facile fissare dei traguardi distanti che fare promesse nel breve periodo e poi rispettarle. Intanto, un primo passo potrebbe arrivare l'anno prossimo.
L'ipotesi è che si confermi il modello già testato quest'anno: un aumento leggero per tutti, e particolarmente alto per gli over 75. Con un'altra soglia simbolica nel mirino, cioè 700 euro al mese di pensione. Secondo alcune stime, la spesa potrebbe essere relativamente contenuta, poco meno di un miliardo di euro. Non basterebbe confermare l'aumento del 6,4% lanciato quest'anno, però, dato che numeri alla mano l'assegno non arriverebbe nemmeno a 650 euro. Il surplus andrebbe più che raddoppiato.
Il piano specifico si definirà nei mesi a venire. Certo è che il governo, insieme a tutte le promesse già fatte – dal taglio del cuneo fiscale alla flat tax, fino ai pensionamenti anticipati – dovrà tenere in conto anche l'aumento delle pensioni minime. Con Forza Italia che, dopo la morte di Silvio Berlusconi e con le elezioni europee a giugno 2024, avrà tutto l'interesse a insistere perché la sua misura bandiera sia inserita nella legge di bilancio.