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Il governo Meloni tornerà a finanziare il Fondo contro i disturbi alimentari, dice il ministro Schillaci

Cancellato nell’ultima legge di bilancio, ora il Fondo per il contrasto ai disturbi alimentari sarà rinnovato con 10 milioni di euro per il 2024. Dall’anno prossimo, i finanziamenti diventeranno strutturali, senza bisogno di costanti rinnovi. Lo ha annunciato il ministro per la Salute Orazio Schillaci.
A cura di Luca Pons
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Torneranno i fondi statali per il contrasto ai disturbi della nutrizione e dell'alimentazione. Ad annunciarlo è stato Orazio Schillaci, ministro della Sanità, intervenuto alla Camera per un question time. Ci saranno 10 milioni di euro per il fondo che esiste dal 2021 e che è sempre stato rinnovato, ma che il governo Meloni aveva escluso dall'ultima legge di bilancio per il 2024, come riportato anche da Fanpage.it.

Quest'anno quindi la dotazione sarà di 10 milioni di euro, come nel 2023. La notizia arriva pochi giorni prima delle proteste, previste il 19 gennaio, che avrebbero coinvolto decine di città italiane per chiedere che i fondi tornassero a essere erogati. Le manifestazioni hanno tra le loro richieste anche che i disturbi alimentari ricevano finalmente una dei fondi strutturali dedicati, da non mettere in discussione ogni anno ma garantiti per legge.

Entro il 31 ottobre, ha ricordato il ministro, le Regioni saranno tenute a comunicare come hanno usato i soldi del fondo negli scorsi mesi. Finora, secondo i dati diffusi a dicembre 2023, è emerso che "hanno impegnato il 59% del finanziamento e speso il 3% del finanziamento complessivo", ha fatto sapere Schillaci. "Pur in assenza della completa rendicontazione da parte delle Regioni delle risorse già erogate", quindi, il governo proporrà un emendamento al decreto Milleproroghe per aggiungere 10 milioni di euro al fondo.

Ad aprile, poi, entreranno in vigore i nuovi Livelli essenziali di assistenza (o Lea). Si tratta delle prestazioni sanitarie che devono essere fornite da tutte le Regioni, rispettando certi standard minimi, in modo da garantire che in tutta Italia il diritto alla salute sia tutelato allo stesso modo nonostante ciascuna Regione possa gestire a modo autonomo la sanità pubblica.

Dal 2017, i disturbi alimentari sono inseriti tra gli ambiti su cui le Regioni devono rispettare dei Lea. Con i nuovi Livelli essenziali, le persone affette da queste anoressia e bulimia saranno esentate dal pagamento di nuove prestazioni sanitarie che vengono effettuate in ambulatorio. Ma soprattutto, a quel punto sarà "garantita la copertura finanziaria in modo strutturale, rendendo di fatto non necessario qualsivoglia fondo straordinario a carattere temporaneo finora sperimentato".

Insomma, non ci sarà più bisogno di mettere da parte ogni anno le risorse appositamente per un Fondo dedicato al contrasto dei disturbi dell'alimentazione e della nutrizione, con il rischio che un governo decida di tagliarlo. Queste patologie rientreranno tra le condizioni che devono sempre ricevere almeno un certo livello di fondi, obbligatoriamente.

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