Il governo Meloni pronto a cambiare idea sulle pensioni dei medici: verso maxiemendamento alla manovra
Emendamenti no, ma un maxi-emendamento sì. Il governo Meloni sta ricevendo critiche dalle opposizioni e dai sindacati perché nella sua manovra per il 2024 c'è una forte stretta sulle pensioni: paletti più rigidi per il pensionamento anticipato, taglio delle rivalutazioni e assegni più bassi per i dipendenti pubblici. Anche per i medici, che hanno minacciato lo sciopero a meno che le cose non cambino. Così, adesso l'esecutivo corre ai ripari.
Uno dei problemi è che il testo attuale, secondo il governo, dovrebbe essere definitivo: Meloni, Salvini e Tajani hanno chiesto più volte pubblicamente ai loro parlamentari di non presentare emendamenti, e quelli delle opposizioni saranno (con tutta probabilità) in gran parte bocciati. Come fare, quindi, per cambiare o limare le norme che stanno generando forti proteste? Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon lo ha detto a Radio 24: "Se c'è la necessità per correggere alcune cose faremo un maxi-emendamento. Come sempre accade se c’è qualche cosa da cambiare".
La frase è generale, rivolta a tutti i temi della manovra in cui ci dovesse essere qualche aggiustamento (magari solo tecnico) da fare. Ma il riferimento alla situazione del personale sanitario è evidente. Poco prima Durigon ha anche commentato la riforma delle pensioni e le contestazioni dei medici, in particolare. La norma, ha riconosciuto il sottosegretario, "spinge i medici e andare in pensione subito".
Infatti. come il sindacato dei medici Anaao-Assomed ha spiegato a Fanpage.it, dal 2024 gli assegni sarebbero decisamente più bassi (fino al 25% in meno) per chi lascia il lavoro. Perciò chi è già vicino ai requisiti previsti, o li ha già raggiunti, potrebbe decidere di andare in pensione definitivamente prima della fine dell'anno. Una ‘fuga' che andrebbe ad aggravare ulteriormente la carenza di personale sanitario in Italia – carenza che il governo Meloni ha già deciso di compensare alzando leggermente lo stipendio a chi fa gli straordinari.
Cosa ne sarà, quindi, di questa norma così criticata? "C'è la possibilità di correggerla", ha detto Durigon. Fermo restando che comunque "non ci saranno emendamenti", ma "come governo possiamo, in qualche modo ed a saldi invariati, cercare di gestire questa situazione. Se c'è la necessità per correggere alcune cose faremo un maxi-emendamento. Come sempre accade se c’è qualche cosa da cambiare. Limare, sistemare norme, abbiamo fatto tante finanziarie e sappiamo che questo può avvenire".
Non si è fatta attendere la replica del Pd, con il capogruppo al Senato Francesco Boccia: "Le parole del sottosegretario Durigon confermano quello che denunciamo da giorni: questo governo vuole umiliare il Parlamento e gli stessi senatori della maggioranza. Durigon dice che la manovra sarà corretta, ma non attraverso il confronto parlamentare e gli emendamenti, ma con un eventuale maxi emendamento governativo". Durigon "parla della pensione dei medici ma tanti sono i fronti su cui la legge di bilancio presentata va corretta", ha aggiunto Boccia: "Come Pd, prepareremo i nostri emendamenti pronti ad offrire asilo politico agli emendamenti dei parlamentari della maggioranza".