Il governo Meloni ha proclamato lo stato di emergenza per il maltempo, cosa succede ora
Torna lo stato di emergenza in Italia, anche questa volta per via del maltempo. I tragici avvenimenti delle ultime ore hanno convinto il governo a procedere in tal senso, dopo le emergenze dichiarate a livello locale nei mesi scorsi in diverse Regioni. Soprattutto durante l'estate, infatti, si era parlato di creare una struttura nazionale che potesse intervenire, ma poi si era preferito lasciare tutto in capo alle Regioni stesse, che potevano decidere autonomamente se richiedere lo stato di emergenza. Ora, con il Consiglio dei ministri di oggi, il governo Meloni ha deciso di deliberare lo stato di emergenza per maltempo, a livello nazionale, anche in Toscana. Riguarderà le province di Firenze, Pisa, Livorno, Prato, Pistoia, Lucca e Massa.
La misura può essere proclamata dal governo in condizioni di emergenza, come appunto le calamità naturali che – nell'ultimo anno in particolare – stanno colpendo l'Italia, ma non solo. Ricordiamo, ovviamente, lo stato di emergenza dichiarato per la pandemia di Covid, e anche quello per gli sbarchi dei migranti, che tra l'altro è ancora in vigore. Il provvedimento può essere adottato per un massimo di 12 mesi, prorogabili eventualmente fino a un altro anno.
Quando c'è un'emergenza, viene creata anche una struttura commissariale, che ha una serie di poteri straordinari per agire in deroga rispetto alle leggi ordinarie. Ad esempio, per l'emergenza migranti – secondo la linea del governo – la misura è servita a svuotare più rapidamente l'hotspot di Lampedusa. Con la struttura, di solito viene nominato anche un commissario straordinario alla guida della stessa – come ad esempio Figliuolo in Emilia-Romagna – che in questo caso non è ancora chiaro chi sarà. "Ho sentito il presidente Giani – ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm – e abbiamo deciso di deliberare lo stato di emergenza. Sono stati stanziati 5 milioni di euro per le misure più urgenti".