Ecco le nomine, chi sono i nuovi vertici di Enel, Eni, Leonardo e Poste scelti dal governo Meloni
Il ministero dell'Economia ha depositato le liste per rinnovare i vertici delle principali aziende partecipate che lo Stato gestisce: Enel, Eni, Leonardo e Poste Italiane. Dopo settimane di trattative interne alla maggioranza, con tensioni soprattutto da parte della Lega che ha chiesto che non fosse Meloni a scegliere tutti i nomi, in parte sono stati confermati alcuni dei presidenti e amministratori delegati che erano già in carica. In molti casi c'è stata una sostituzione. Le nomine, ha dichiarato Giorgia Meloni, "sono frutto di un attento percorso di valutazione delle competenze e non delle appartenenze. È un ottimo risultato del lavoro di squadra del governo".
Enel, dopo vent'anni torna Paolo Scaroni
A guidare Enel come presidente sarà Paolo Scaroni, banchiere e attuale presidente del Milan. Classe 1946, Scaroni è già stato amministratore delegato di Enel nel 2002, sotto il secondo governo Berlusconi, e poi ad di Eni dal 2005 al 2014. Il ruolo di presidente di Enel è stato ricoperto negli ultimi anni da Michele Crisostomo. Angelo Bonelli, deputato dei Verdi, aveva detto che scegliere Scaroni al vertice di Enel sarebbe stata "la prova che il governo vuole ammazzare la transizione ecologica. È la stessa persona che nel 2013 in qualità di Ad di Eni ha affermato ‘Abbiamo investito in modo dissennato nelle rinnovabili, eravamo ubriachi'. La persona con la quale l'Italia è stata consegnata alla dipendenza dal gas di Putin".
L'amministratore delegato di Enel, invece, sarà l'attuale vicepresidente di Italo Flavio Cattaneo, che sostituisce Francesco Starace. I membri del Cda saranno Alessandro Zehenter, Johanna Arbib Perugia, Fiammetta Salmoni e Olga Cuccurullo.
Eni, Zafarana è presidente e Descalzi resta ad
Pe quanto riguarda Eni, è stato confermato l'amministratore delegato Claudio Descalzi. Negli ultimi mesi Descalzi ha formato un solido legame con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, avendola anche accompagnata in numerosi viaggi all'estero con lo scopo di stipulare nuovi accordi commerciali per le forniture energetiche.
Il presidente sarà, invece, Giuseppe Zafarana, generale ed ex comandante della Guardia di finanza. Prende il posto di Lucia Calvosa, avvocata e docente di diritto. Nel Consiglio di amministrazione sederanno Cristina Sgubin, Elisa Baroncini, Federica Seganti e Roberto Ciciani.
Leonardo, l'ex ministro Cingolani è amministratore delegato
Nell'organigramma di Leonardo, società partecipata che si occupa soprattutto di aerospazio, difesa e sicurezza, spunta il nome di Roberto Cingolani. L'ex ministro della Transizione ecologica sotto il governo Draghi, che ha poi svolto un ruolo da consigliere nell'esecutivo di Giorgia Meloni, sarà amministratore delegato della società al posto di Alessandro Profumo.
Il ruolo di presidente, prima assegnato al generale Luciano Carta, va a Stefano Pontecorvo, ex ambasciatore che ha già svolto incarichi in Afghanistan per conto della Nato, oltre a diversi ruoli nell'Unione europea e per conto dell'Italia. Il Cda sarà composto da Elena Vasco, Enrica Giorgetti, Francesco Macrì, Trifone Altieri, Cristina Manara e Marcello Sala.
Poste Italiane, Rovere presidente e Del Fante amministratore delegato
Infine, al vertice di Poste italiane sarà l'unica donna nominata da Meloni: la nuova presidente Silvia Rovere, già presidente di Confindustria Assoimmobiliare. Sostituisce un'altra donna, Maria Bianca Farina. Il ruolo di amministratore delegato invece resta a Matteo Del Fante per un altro mandato. A comporre il Consiglio di amministrazione saranno Wanda Ternau, Matteo Petrella, Paolo Marchioni e Valentina Gemignani.