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Il governo Meloni ha inserito la riforma del catasto nel Def

Nel Documento di economia e finanza del governo Meloni c’è anche la riforma del catasto chiesta da tempo dall’Unione europea e osteggiata proprio dal centrodestra.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La riforma del catasto c'è, ma non si farà. Nel Documento di economia e finanza il governo Meloni ha inserito anche la misura che da tempo l'Unione europea chiede all'Italia di realizzare, ma che continua a non vedere la luce. È stata uno dei nodi irrisolti che ha portato alla caduta del governo Draghi – che si impantanò anche sulla legge sulla concorrenza – e negli anni non è mai stata approvata, nonostante le raccomandazioni di Bruxelles. Ora rientra nel primo Def targato Meloni, ma l'intenzione di andare fino in fondo non sembra esserci. Anzi. Gli esponenti del centrodestra continuano a dirsi contrari a quella riforma.

Nell'Appendice due al Programma Nazionale di Riforma – Tavole di approfondimento previste dalle Linee Guida della Commissione Europea, si legge:

Adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale per ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l'efficienza del sistema, in particolare mediante una revisione delle aliquote d'imposta marginali effettive, l'allineamento dei valori catastali ai valori di mercato correnti, la razionalizzazione e la riduzione delle spese fiscali, anche per l'IVA, e delle sovvenzioni dannose per l'ambiente, assicurando comunque equità, e la riduzione della complessità del codice tributario.

Parliamo della famosa riforma del catasto che, nelle tabelle successive presenti nel documento, viene citata nuovamente:

Per quanto riguarda la revisione del valore catastale, negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli sforzi in termini di risorse e di tecnologie per migliorare la qualità e l'integrazione dei dati disponibili e dei servizi forniti ai contribuenti. Il catasto integrato è finalizzato a razionalizzare e ad assicurare una gestione omogenea dei database dell’Amministrazione Finanziaria sugli immobili anche al fine di identificare correttamente le unità immobiliari, la base fiscale e gli intestatari. È in via di realizzazione una nuova piattaforma tecnologica per ottenere un sistema integrato che si interfaccia con le Pubbliche Amministrazioni locali.

Ci ha pensato il ministero dell'Economia a chiarire la situazione: "Il Def approvato dal Cdm e inviato al Parlamento richiama in un'appendice le raccomandazioni della commissione europea all'Italia tra cui è presente anche quella del 2019 sul catasto – scrive il Tesoro in una nota – si precisa che si tratta di una sezione di carattere meramente ricognitorio degli interventi già adottati in passato". Insomma, non c'è nessuna intenzione di riformare il catasto da parte del governo. Nonostante i continui richiami dell'Europa.

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