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Il governo Meloni ha commissariato Inps e Inail, i presidenti saranno sostituiti nei prossimi giorni

Il Consiglio dei ministri ha approvato una riforma del regolamento interno di Inps e Inail: niente più vicepresidenti e cambia il ruolo del direttore generale. Prima di mettere in atto i cambiamenti, però, ci sarà un periodo di commissariamento. Gli attuali presidenti decadranno nei prossimi giorni.
A cura di Luca Pons
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Franco Bettoni, presidente dell'Inail nominato in quota Lega nel 2019, e Pasquale Tridico, presidente Inps nominato dal Movimento 5 stelle nello stesso anno, saranno sostituiti a breve. Lo ha deciso il governo Meloni, che nel Consiglio dei ministri riunito questa sera ha approvato una modifica al regolamento dei due enti previdenziali pubblici.

Infatti, come comunicato da Palazzo Chigi, "si abolisce la figura del vicepresidente" e "si prevede una modifica dei poteri del presidente, che propone la nomina del Direttore generale" (prerogativa che prima spettava al Consiglio di amministrazione). In più ci sarà una "modifica della disciplina del Direttore generale, stabilendo che duri in carica quattro anni (in allineamento con tutti gli altri organi, anziché 5)".

Per applicare questi cambiamenti, però, servirà del tempo. Perciò, nel frattempo, "entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge" il governo nominerà "un Commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione".

In questo modo, il governo libera i vertici dei due principali enti previdenziali del Paese. Le due cariche saranno divise tra i partiti: la nuova guida dell'Inps dovrebbe essere scelta da Fratelli d'Italia, mentre l'Inail resterebbe alla Lega.

Pasquale Tridico, in particolare, nel suo mandato al vertice dell'Inps è diventato una figura legata anche al reddito di cittadinanza, che ha difeso in più occasioni, e contraria alla direzione del governo Meloni su temi come il reddito minimo garantito, il salario minimo e anche l'immigrazione. Per lui si tratta di un addio anticipato di poco: il suo mandato sarebbe scaduto il 22 maggio. Al contrario, il Consiglio di amministrazione dell'Inps sarebbe rimasto in carico fino al 2024. Per Franco Bettoni, indicato dalla Lega come vertice dell'Inail durate il governo giallo-verde, il mandato sarebbe terminato invece il 30 luglio di quest'anno.

"Il decreto legge approvato oggi dal governo Meloni è un marchingegno costruito solo per mettere le mani subito su Rai, Inps e Inail", ha scritto su Twitter Antonio Misiani, responsabile Economia per il Partito democratico. Nella stessa riunione del Consiglio dei ministri, infatti, il governo ha approvato una norma che permetterà di sostituire Carlo Fuortes come ad Rai.  "È una indecenza, una forzatura gravissima e senza precedenti che non può essere avallata in alcun modo".

Proteste anche dai capigruppo del M5s a Camera e Senato, Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli: "Il governo Meloni questa sera ha commissariato le governance di Inps e Inail per piazzare persone a loro gradite ai vertici di due importanti architravi del sistema di welfare italiano. Un doppio errore in quanto i presidenti di Inps e Inail hanno operato in questi anni nell’esclusivo interesse del Paese, gestendo situazioni molto complesse come la pandemia. È dunque doppiamente intollerabile che la dirigenza di importanti articolazioni del nostro Paese diventino preda di appetiti che nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico e con quello dei cittadini".

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