Il governo Meloni chiede all’Unione europea di rivedere 10 obiettivi del Pnrr legati alla quarta rata
L'Italia ha ufficialmente presentato alla Commissione europea una richiesta di modifica per dieci obiettivi del Pnrr, a cui è legata l'erogazione della quarta rata. Il motivo? Una "impossibilità – a causa di circostanze oggettive, tra cui l'inflazione e le interruzioni della catena di approvvigionamento causate dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina – di realizzare le misure in questione come originariamente previsto". Nello specifico queste modifiche riguardano gli interventi per l'efficientamento energetico come il Superbonus, il piano per gli asili, l'industria spaziale e quella cinematografica, il trasporto sostenibile, il potenziamento e l'ecologizzazione del settore ferroviario, il sostegno alle attività di ricerca e sviluppo, il supporto alle imprese a guida femminile, e infine la promozione del terzo settore nel Mezzogiorno.
Ora la palla passa all'Unione europea, che dovrà valutare se le modifiche sono ancora in linea con i criteri del Recovery Plan. Se la Commissione darà il via libera, passerà una proposta in Consiglio e gli Stati membri avranno un mese di tempo per approvare o meno. "L'approvazione delle modifiche proposte, consentirebbe all'Italia di presentare rapidamente la quarta richiesta di pagamento e di continuare l'effettiva attuazione del piano di ripresa e resilienza", ha concluso Bruxelles.
"Solo tre Paesi hanno chiesto finora la terza rata: Italia, Spagna e Grecia. Poi ci sono cinque Paesi che hanno chiesto la seconda e un gruppo più ampio solo la prima. Quanti hanno chiesto la quarta? Nessuno. Quindi qual è il temine di paragone fra il nostro Piano Pnrr e quello degli altri Paesi?", ha commentato il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, sottolineando come "l'operazione di revisione fatta ieri è anche un'operazione che metodologicamente sta cambiando l'approccio nel senso che la nostra idea non è avere con la Commissione europea una interlocuzione successiva alla presentazione delle proposte ma propedeutica alle modifiche".
Fitto ha poi detto che sui tempi l'Italia è dentro i termini europei. E ha aggiunto: "Mi piace sottolineare che l'Italia ha il programma più alto di investimenti del Pnrr rispetto agli altri Paesi, a partire dalla Spagna che è il secondo Paese ma ha un programma di un terzo rispetto al nostro, questa è verità".