Il governo italiano è d’accordo sullo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035
Lo stop alla vendita di automobili a benzina, diesel e gpl dal 2035 – approvato ieri dal Parlamento europeo – ha spaccato la maggioranza che sostiene il governo e non solo. Dopo il via libera al provvedimento, compreso nel pacchetto Fit for 55, il centrodestra – soprattutto Forza Italia – si è scagliato contro la misura. La preoccupazione riguarda la filiera delle auto, che in Italia dà lavoro a decine di migliaia di lavoratori. Lo stesso Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle che ha sempre messo – almeno come obiettivo – l'ambiente tra le priorità, oggi ha detto che bisogna creare un'Europa verde "senza lasciare gli italiani al verde".
Ma il governo cosa ne pensa? Alla fine del mese ci sarà un incontro tra i ministri dell'Ambiente, ma il titolare della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, non chiederà di modificare il provvedimento. Anzi: "Va benissimo, il 2035 è quello che volevamo – ha detto intercettato oggi pomeriggio dalle telecamere di Fanpage.it – È quello che avevamo chiesto". Certo da qui ai prossimi vertici europei bisognerà capire se sarà davvero questa la linea del governo, visto che la maggioranza eterogenea che lo sostiene non è affatto unita sul tema.
L'obiettivo è la neutralità climatica nel 2050 e, per raggiungerla davvero, Bruxelles è convinta che ci sia bisogno di azioni forti prima possibile. Su queste basi partirà il negoziato tra Parlamento Ue e Consiglio, per dare seguito allo stop alle auto inquinanti dal 2035. L'iter, infatti, non è completato: dopo la proposta della Commissione Ue e il voto del Parlamento c'è la fase negoziale. La strada, in ogni caso, sembra definita. E sarà proprio il Consiglio Ambiente del 28 giugno a decidere gli ultimi passi.
Se tutto dovesse andare in porto dal 2035 non sarà più possibile vendere automobili che non siano elettriche: la misura riguarda automobili e furgoni a combustione interna di nuova immatricolazione, quindi parliamo di quelli che sono già in circolazione. Le uniche auto che potranno essere acquistate sono quelle con motore 100% elettrico o a idrogeno. C'è una deroga, però, per salvare la Motor Valley italiana: i piccoli produttori – fino a 10mila auto o furgoni all'anno – avranno un anno in più per adeguarsi.