Il governo italiano dice di aver salvato il motore endotermico dando una “sveglia” all’Europa
È passato oggi, all'ora di pranzo, il compromesso raggiunto tra Commissione europea e Germania sulla questione dello stop alle auto a motore endotermico dal 2035. Lo stesso accordo che l'Italia per giorni ha definito insoddisfacente, e che ora – improvvisamente – gli stessi ministri del governo Meloni rivendicano come un grande successo. Durante la riunione dei Rappresentanti permanenti aggiunti dei ventisette – il cosiddetto Coreper I – è stato approvato l'accordo sugli standard Co2 e sarà presente domani nell'agenda del Consiglio Affari Energia per l'adozione finale. Per l'Italia la distinzione tra i carburanti neutri in termini di Co2 – ovvero e-fuels e biocarburanti – non è accettabile, tanto da aver votato contro insieme alla Polonia. Astenute Romania e Bulgaria, con gli altri Paesi membri favorevoli. Il testo del compromesso è stato approvato, visto che la minoranza non ha superato il 35% della popolazione dell'Ue.
Nonostante ciò i ministri del governo Meloni esultano: "Una cosa l'abbiamo ottenuta, si è aperta una strada, grazie alla sveglia che abbiamo dato all'Europa, per la salvaguardia del motore endotermico, che è estremamente importante per tutta la nostra filiera dell'automotive – ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – Vedremo domani, nei prossimi giorni, settimane e mesi perché è iniziata una strada che deve portare alla neutralità tecnologica". Poi ha anche aggiunto: "Molti guardavano il dito, cioè il combustibile, noi vediamo la luna, cioè il motore endotermico che deve e può sopravvivere". Insomma, l'importante era la sopravvivenza del motore endotermico, al di là del carburante che ci va dentro (che in estrema sintesi è quello che voleva la Germania, non quello che voleva l'Italia).
Sulla stessa linea il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto: "Al momento possiamo dire che è acquisito il motore endotermico. Era uno dei punti del tavolo automotive. Sui biocarburanti vedremo". Poi ha aggiunto: "Il regolamento è chiuso, e prevede i motori endotermici con gli e-fuel. Stiamo tentando di discutere per avere un'apertura sul preambolo, che significa mettere i punti per i nuovi sviluppi". Anche perché "gli e-fuel li avremo fra 10 anni, i biocarburanti li abbiamo adesso – ha spiegato – La partita è aperta, stasera vado a Bruxelles per questo".
Difficilmente l'Italia otterrà molto più di questo: un rigo nel preambolo per dire che si valuteranno anche i biocarburanti. E sarebbe comunque un grande successo. Più facile che al Consiglio Affari Energia di domani, a cui parteciperà il ministro Pichetto, si resti sulla posizione attuale. Quella che l'Italia giudicava insoddisfacente. Quella che l'Italia ora festeggia come un successo.