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Il governo dice che con la riforma fiscale non ci saranno tagli su sanità e istruzione

“Gli interessi passivi, le spese mediche e di istruzione e la previdenza complementare queste vanno salvaguardate”: lo ha detto il viceministro Leo, parlando della riforma fiscale del governo.
A cura di Annalisa Girardi
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Come sarà la riforma fiscale del governo Meloni? "Rivoluzionaria lo dicono in tanti. Cerchiamo di fare qualcosa che sia sistematico, rispetto a quanto fatto dagli anni Settanta ad oggi, perché interventi di manutenzione ce ne sono stati. Abbiamo cercato di dare una visione d'insieme di tutto il sistema tributario": lo ha detto il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, rispondendo a una domanda sulla riforma del fisco durante la presentazione del nuovo ‘Affari & Finanza' del quotidiano ‘La Repubblica' all'Università Bocconi a Milano.

"Abbiamo circa 600 tax expenditure. Se ci soffermiamo sulle detrazioni di imposta si può fare un'opera intelligente di potatura. Anche sui crediti di imposta si può fare, salvaguardando le fasce di reddito basse", ha proseguito il viceministro. Per poi precisare: "Ma gli interessi passivi, le spese mediche e di istruzione e la previdenza complementare vanno salvaguardate".

Leo ha poi spiegato che la flat tax sarà l'ultimo passaggio della riforma fiscale, "perché dobbiamo operare sulla base di risorse certe". La tassa piatta, ha aggiunto, "assicurerà il rispetto del principio di capacità contributiva previsto dall'articolo 53 della Costituzione, perché lavorerà con un meccanismo di detrazione di una tax area, per cui tutta la polemica sulla violazione della progressività non ha ragione di essere". Il viceministro ha quindi insistito: "Un meccanismo a tre aliquote si può fare, in questo modo si favorisce il mondo del lavoro dipendente".

Infine, Leo ha assicurato che il governo è disposto a sedersi al tavolo con i sindacati, molto critici rispetto a quanto trapelato finora sulla riforma, ma l'impianto immaginato dal centrodestra resterà quello annunciato: "La nostra porta è sempre aperta per implementare questa delega, ma deve rimanere questo impianto perché è un passo avanti per il nostro sistema tributario, per allinearlo agli standard europei. Da domani se i sindacati, Confindustria e le associazioni di categoria ci vogliono dare suggerimenti, valuteremo tutto quello che si può fare".

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