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Il governo di Giorgia Meloni è stato uno dei più veloci di sempre a formarsi

La formazione del governo guidato da Giorgia Meloni è stata una delle più rapide della storia repubblicana. Non ha superato il record del quarto governo Berlusconi, ma ci è andata vicino. Dai presidenti di Camera e Senato alle consultazioni, tutte le fasi sono state aiutate dai numeri netti in Parlamento.
A cura di Luca Pons
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Con il giuramento e la nomina da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è ufficialmente nato il governo di Giorgia Meloni. Il suo percorso, dal 25 settembre a oggi, è stato decisamente rapido: dopo le elezioni sono passati 27 giorni. Si tratta del secondo esecutivo più veloce nella storia della Repubblica italiana: è a pari merito con il primo governo Prodi, del 1996, e dietro solo al quarto governo Berlusconi, nato l'8 maggio del 2008 dopo 24 giorni dalle elezioni.

Si parla, ovviamente, solo degli esecutivi che sono nati direttamente dopo le elezioni. Sono esclusi, quindi, tutti quelli iniziati durante una legislatura, in seguito a una crisi di governo, come nei casi di Matteo Renzi o di Mario Draghi. La lista comprende 19 governi (in tutto sono stati 64). Da Alcide De Gasperi nel 1948, con le prime elezioni a suffragio universale della storia d'Italia, a Giuseppe Conte nel 2018. Proprio il primo governo Conte è stato il più lungo nella sua formazione: ci sono voluti 89 giorni dopo il voto. In quei (quasi) tre mesi, Movimento 5 stelle e Lega trovarono l'accordo per l'esecutivo detto "giallo-verde".

La rapidità del governo Meloni è stata dovuta principalmente ai numeri del Parlamento, che non hanno lasciato dubbi: la coalizione di centrodestra, ottenendo circa il 44% dei voti a livello nazionale, ha avuto quasi il 60% dei seggi di Camera e Senato. Questo ha reso più semplici le procedure parlamentari, come l'elezione del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e del presidente del Senato, Ignazio La Russa.

I numeri in Parlamento hanno anche permesso che le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fossero particolarmente rapide. Sono iniziate giovedì mattina, con gli incontri tra il capo dello Stato e i neoeletti presidenti di Senato e Camera, e proseguite con tutti i gruppi parlamentari, partendo dai più piccoli. Sono terminate nella mattinata di venerdì, con la coalizione di centrodestra.

I quattro partiti di destra e centrodestra – Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati – si sono presentati insieme davanti a Sergio Mattarella. La cosa, nei giorni precedenti, non era sembrata scontata dopo alcuni interventi di Silvio Berlusconi, culminati con gli audio pubblicati dall'agenzia Lapresse che avevano alzato le tensioni all'interno della coalizione. Invece, non solo i quattro leader si sono recati al colloquio insieme, ma la loro è stata la consultazione più rapida della storia della Repubblica italiana: solo 7 minuti.

Secondo quanto hanno riportato alcuni giornali, a parlare con il presidente della Repubblica sarebbe stata solamente Giorgia Meloni, poi Sergio Mattarella avrebbe chiesto a Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Maurizio Lupi se fossero d'accordo. In seguito, Giorgia Meloni ha poi dichiarato che "il colloquio con il presidente della Repubblica è stato breve", ma che "le idee" erano già "abbastanza chiare".

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