Il Governo chiede consigli ai cittadini sul web per contrastare gli sprechi
Con il varo della spending review il Governo ha rilanciato ancora una volta la campagna di dialogo con i cittadini messa in piedi dall'inizio dell'anno e ha chiesto nuovamente agli italiani di segnalare le anomalie del sistema della pubblica amministrazione, dare suggerimenti ed esprimere una propria opinione attraverso il web. Da gennaio infatti sul sito di Palazzo Chigi è attiva un'area apposita dedicata proprio al dialogo tra Governo e cittadini attraverso la quale l'Esecutivo informa del lavoro svolto ma accoglie anche le richieste degli internauti attraverso un apposito form.
Una richiesta di collaborazione ai cittadini – E proprio con l'ausilio dello stesso Form il Governo ha aperto una nuova sezione del sito dedicata alla riduzione della spesa pubblica in cui si chiede ai cittadini di dare una mano ai tecnici nel loro lavoro di analisi degli sprechi scovando e segnalando sperperi di denaro e spese futili nei vari uffici della pubblica amministrazione. Insomma una vera e propria richiesta di collaborazione ai cittadini intrapresa ad inizio mandato e che prosegue tutt'ora, che molti italiani hanno preso al volo per muovere critiche, dare suggerimenti e fare anche qualche complimento.
Operazione che in alcuni casi ha avuto esito felice – L'operazione dei suggerimenti del cittadino intrapresa dal Governo in alcuni casi è stata abbastanza fruttuosa, come ad esempio nel varo del decreto legge sulle semplificazioni burocratiche. Come dimostrano i casi segnalati sul sito del Ministero della Funzione Pubblica sono diverse le proposte fatte da comuni cittadini che poi hanno ritrovato riscontro nel Decreto Legge "Semplifica Italia" varato a febbraio dal Governo. Del resto come annunciano gli stessi rapporti statistici del sito del Governo, il dialogo con i cittadini ha ricevuto fin dall'inizio un forte gradimento visti i numerosi contatti e l'elevato numero di messaggi di segnalazioni e critiche.
Le difficoltà nello scovare le spese e gli sprechi nella P.A. – In realtà con la spending review questo processo probabilmente è destinato a rallentare soprattutto per quanto riguarda consigli e segnalazioni. Se infatti dal punto di vista della burocrazia il cittadino vive più da vicino il problema e riesce a cogliere talvolta le inceppature del sistema, molto più arduo appare scovare i capitoli di spesa superflui in una macchina complessa come quella degli uffici pubblici. Certamente un aiuto potrebbe arrivare dagli stessi dipendenti pubblici che in quel sistema lavorano e che talvolta non vengono ascoltati, speriamo che anche questa volta il Governo riesca nell'obiettivo di "agevolare la partecipazione dei portatori di interessi individuali e collettivi alla formazione delle politiche decisionali" che rappresenta comunque un passo avanti nella politica italiana.