Governo contro dichiarazione Ue sui diritti Lgbt, Schlein a Muccassassina: “Il loro odio è innaturale”
La giornata di ieri è stata dedicata, a livello internazionale, al contrasto dell'omofobia, la bifobia e la transfobia. Ma è anche stata la giornata in cui il governo Meloni non ha firmato la dichiarazione congiunta dell'Unione europea sui diritti umani della comunità Lgbtq+, dicendo che ricalcava "il contenuto della legge Zan" perché era "sbilanciata sull'identità di genere". In questo clima, la segretaria del Pd Elly Schlein ha preso posizione: dopo un appuntamento elettorale a Pescara, in serata è tornata a Roma per passare al Muccassassina, storica serata Lgbt organizzata da decenni dal circolo Mario Mieli.
"Che rabbia e che vergogna. Questo governo, che pure l'anno scorso aveva firmato la dichiarazione, quest'anno non lo ha fatto per fare campagna elettorale sulla pelle delle persone discriminate", aveva dichiarato la segretaria a caldo dopo la notizia del passo indietro del governo Meloni. Un rifiuto arrivato pochi giorni dopo il riconoscimento a livello internazionale che l'Italia è un Paese in cui i diritti Lgbtq+ sono poco tutelati (peggio anche di quanto avviene nell'Ungheria guidata da Viktor Orbàn).
Schlein: "Innaturale l'odio del governo per la comunità Lgbtq, ma non passeranno"
Salita sul palco, Schlein ha parlato per pochi minuti: "È una giornata importante per tutte e per tutti noi. Poche parole, perché poi deve ricominciare la musica, che è anche il nostro modo di rispondere", ha detto. "Io vi chiedo: continuiamo a combattere, in questo Paese, finché non avremo una legge contro l'omobilesbotransfobia. A questa destra, che ogni giorno ci riempie la testa con la sua retorica sulla famiglia, vorrei dire che di famiglia non ce n'è solo una, tradizionale, di cui tanto parlano ma che nessuno di loro ha. Di famiglie ce ne sono tante, sono colorate come noi, e tutte devono essere difese nei loro diritti".
"A questa sberla", ha continuato la segretaria, "rispondiamo con ancora più lotta, e con ancora più esercizio del nostro diritto di voto. Contro una destra che ha affossato il ddl Zan con un applauso e una risata vergognosa. Il Partito democratico continuerà a battersi ancora più forte, per un Paese in cui siamo libere e liberi di amare chi ci pare, di sposare chi ci pare. Matrimonio ugualitario, adozioni, riconoscimento delle figlie e dei figli delle coppie omogenitoriali che deve diventare una legge in questo Paese". Poi Schlein ha concluso: "Non permetteremo a nessuno di farci sentire sbagliate e sbagliati, perché l'unica cosa che è sbagliata e innaturale è il loro odio verso la comunità Lgbtqia. Non cancelleranno i nostri corpi, perché ci stringeremo in un abbraccio così stretto che non passeranno. Non passeranno. No pasaran".
Il presidente del circolo Mario Mieli: "Importante ribadire l'impegno al nostro fianco"
Nel pomeriggio la segretaria aveva incontrato al Nazareno una rappresentanza del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, e qui tra i vari temi era arrivato anche l'invito al Muccassassina, serata storica per la comunità Lgbtq+ romana e italiana. Il presidente del circolo e portavoce del Roma Pride, Mario Colamarino, ha dichiarato: "Il 17 maggio per noi è una data fondamentale, la giornata in cui ricordiamo l’omolesbobitransfobia che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle. È stato molto importante che proprio ieri, mentre il governo decideva di non sottoscrivere la dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtqia+, la segretaria del Partito democratico abbia scelto di stare con noi a Muccassassina per ribadire il suo impegno al nostro fianco, a meno di un mese dalla parata del Roma Pride che si terrà il 15 giugno".
Alcuni presenti hanno raccontato che Schlein, dopo il suo arrivo un saluto ai dj in console, ha fatto un giro nel locale e ha ballato in mezzo al pubblico, con molti dei clienti – soprattutto tra i più giovani – che le chiedevano selfie e la invitavano a portare avanti le battaglie per i diritti civili. Una cosa che, in modo provocatorio, aveva chiesto anche la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, attaccando: "Se la sinistra ed Elly Schlein vogliono riproporre la legge Zan, il gender e la possibilità di dichiararsi maschio o femmina al di là della realtà biologica, abbiano il coraggio di dirlo con chiarezza, lo facciano in campagna elettorale". Oggi la segretaria dem proseguirà il suo tour elettorale, con diversi appuntamenti nel Lazio. Lo scontro verso il voto dell'8 e 9 giugno continua.