Il governo assicura che non utilizzerà i fondi del Pnrr per comprare armi da mandare a Kiev
Si continua a parlare delle risorse del Pnrr e della possibilità di usarle per acquistare armi da mandare a Kiev. Lo ha fatto Giorgia Meloni durante le sue comunicazioni in Parlamento in vista del Consiglio europeo, ribadendo che il governo italiano non ha alcuna intenzione di utilizzarle per questo scopo. "Quando in Europa si è scelto di aprire l'utilizzo delle risorse del Pnrr anche per l'acquisto di armi, il governo italiano nello spazio di cinque minuti ha garantito che non intende in alcun modo usare le risorse del Pnrr per questo scopo, e lo ribadisco", ha detto la presidente del Consiglio.
Insomma, nonostante Bruxelles abbia aperto alla possibilità di ricorrere anche ai fondi dei Piani di ripresa e resilienza e a quelli di coesione per acquistare più armi, approvando l'Act to support ammunition production, il governo non avrebbe intenzione di percorrere questa strada. "Vogliamo utilizzare le risorse del PNRR per le scelte strategico che stiamo perseguendo, sono disposta a valutare insieme al Parlamento le proposte di eventuali modificazioni", ha detto Meloni.
Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, aveva già messo in chiaro la posizione dell'esecutivo: "Ho avuto modo già di dirlo in modo chiaro durante il dibattito al Senato in risposta ad una interrogazione. Il governo Meloni non ha alcuna intenzione di utilizzare le risorse del Pnrr per interventi che possano finanziare le armi".
Ieri in Parlamento l'Alleanza di Verdi e Sinistra ha presentato una risoluzione in cui si chiedeva al governo di "sospendere la fornitura nazionale di equipaggiamento militare ed evidenziare in Consiglio la necessità di interrompere anche il ricorso all’European Peace Facility a questo fine" e di "respingere la proposta Act in support of ammunition production (Asap) o in subordine ad eliminare ogni possibilità di utilizzo di fondi di coesione e del Pnrr e tutte le deroghe a normative fondamentali presenti nella proposta". La risoluzione di Avs, però, è stata bocciata in Aula.