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Il governo approva nuovo codice della strada, Salvini: “Se ti stronchi di canne ti tolgo la patente”

Il Consiglio dei ministri ha approvato, tra le altre misure, anche il ddl per il nuovo codice della strada. Toccherà ora al Parlamento scrivere la norma, che è stata presentata dal ministro Matteo Salvini.
A cura di Luca Pons
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Il Consiglio dei ministri ha approvato una serie di norme tra cui il nuovo codice per la strada – un disegno di legge che dovrà passare dal Parlamento prima di entrare in vigore – e le norme per la ricostruzione dell'Emilia Romagna e gli altri territori colpiti dalle alluvioni di maggio. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha presentato le misure per il codice della strada, mentre Nello Musumeci, ministro della Protezione civile, ha annunciato la nomina del generale Francesco Figliuolo come commissario per la ricostruzione.

Codice della strada, Salvini: "Giro di vite su chi beve e usa droghe"

"L'obiettivo è che il nuovo codice della strada sia legge entro l'autunno", ha detto Matteo Salvini. Il provvedimento è una legge delega, quindi dopo l'approvazione del Parlamento spetterà al governo metterla in pratica con dei decreti. "Voglio sottolineare il giro di vite su chi guida in stato di ubriachezza o venga trovato positivo al test antidroga. Il messaggio è: se ti stronchi di canne, ti impasticchi in discoteca o sniffi a tempo perso, e ti metti al volante, ti ritiro la patente fino a tre anni e non la vedi più", ha chiosato Salvini.

Non ci sarà "nessuna incombenza in più per i ciclisti, anzi, si sta studiando una distanza di sicurezza sotto le quali non è possibile superare le bici". Per quel che riguarda i monopattini elettrici, "ci sarà l'obbligo di casco e assicurazione, ci sarà un limite di velocità e non sarà possibile usarli fuori dai confini urbani".

In più, nei prossimi mesi "il ministro dei Trasporti lavorerà per mettere ordine nella giungla degli autovelox: un'omologazione nazionale per evitare gli ‘autovelox fai da te', e piazzare gli autovelox per fare cassa come Comune non sarà più possibile", ha concluso Salvini.

Alluvioni Emilia Romagna, il generale Figliuolo commissario per la ricostruzione

Il governo non ha approvato solo il decreto specifico per l'Emilia Romagna e gli altri territori alluvionati, ma anche un disegno di legge quadro per tutti gli interventi di ricostruzione dopo una calamità. "In Emilia Romagna siamo in uno stato di emergenza, con un commissario delegato. Lo stato di ricostruzione segna la fase successiva", ha spiegato il ministro Musumeci.

Per la ricostruzione, non è ancora stata formalizzata la nomina a commissario del generale Francesco Figliuolo, già commissario per l'emergenza Covid-19 tra il 2021 e il 2022. C'è già, comunque, la conferma che sarà il militare a ricoprire l'incarico. Musumeci ha spiegato che Figliuolo avrà a disposizione una struttura che lo assisterà, con 60 persone dipendenti e i presidenti di Regione come sub-commissari. Stefano Bonaccini ha definito la scelta "sbagliata" perché troppo "centralistica", ma il ministro ha replicato che "il governo guarda all'interesse dei territori".

Ci sarà anche un monitoraggio della sua attività: comunicherà alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni tutte le ordinanze. La nomina avverrà con un provvedimento del presidente della Repubblica. "Dalla nomina del commissario fino al completamento della ricostruzione, tutti i passaggi avranno vincoli temporali ben definiti", ha garantito Musumeci.

Allentati i controlli degli enti pubblici sulle aziende

Il decreto sui controlli alle imprese è "il primo tassello di un percorso che poi verrà arricchito per ciascun settore, e che al momento contiene dei principi generali", ha detto il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Si prevedono norme più morbide per i controlli in azienda: dovranno avere un calendario ben definito, non dovranno ostacolare le attività d'impresa e bisognerà garantire il contraddittorio.

Tutti i controlli già effettuati saranno registrati in un ‘fascicolo elettronico', che dovrebbe rendere più semplici le procedure e permettere di premiare le aziende che hanno un controllo con esito positivo: per i sei mesi successivi, non ci potranno essere altri controlli sulla stessa materiale. In più, in caso di errore "scusabile", cioè che non crea danni, non ci saranno sanzioni. Il ministro Zangrillo ha specificato che queste norme non si riferiscono alle materie più delicate, come il lavoro nero, la sicurezza sul lavoro, l'antimafia.

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